Riflettori puntati sui numeri dei prezzi al consumo negli Usa in aprile che, stando al consensus, dovrebbero mostrare un raffreddamento. Le attese sono per un indice generale al 3,4% annuo dal 3,5% di marzo, con la componente 'core' che passerebbe al 3,6% dal 3,8%. Ieri i dati sui prezzi alla produzione si sono mostrati più forti delle aspettative e i trader hanno lievemente ridotto le loro aspettative su un primo taglio a settembre portandole al 60% dal precedente 64%. Secondo diversi analisti - anche se i numeri odierni dovessero mostrarsi in decelerazione a livello tendenziale - la Fed non affretterà il suo ciclo di allentamento. A proposito dei dati sui prezzi alla produzione di ieri Jerome Powell, che li ha definiti "misti", ha detto di aspettarsi che l'inflazione continui a scendere nel 2024, anche se la sicurezza in merito è diminuita. Powell ha comunque ribadito di ritenere improbabile un nuovo aumento dei tassi da parte della Fed ribadendo, come già fatto dopo l'ultimo Fomc, che la banca centrale sarà "paziente" e lascerà che l'attuale approccio monetario raggiunga il suo pieno impatto.
Verranno pubblicate in mattinata le nuove stime della Commissione europea per i vari Paesi della zona euro.
In calendario intanto in mattinata la seconda lettura del Pil dell'Eurozona per il primo trimestre, visto in progresso dello 0,3% congiunturale e dello 0,4% tendenziale senza variazioni rispetto alla lettura preliminare diffusa il 30 aprile scorso, quando aveva evidenziato un risultato migliore del previsto grazie al ritorno alla crescita della Germania e alla forte espansione della Spagna.
Se un taglio dei tassi da 25 punti base da parte di Francoforte sembra ormai affare fatto, gli occhi degli investitori sono puntati sulle mosse successive, per le quali permane maggiore incertezza. Le colombe del board propendono per un ulteriore riduzione dei tassi a luglio, ma alcuni esponenti hanno sottolineato di essere contrari, invitando a maggiore cautela visto anche il ritardo nell'allentamento Fed.
Il presidente Usa Biden ha illustrato ieri il piano per un forte aumento dei dazi su una serie di prodotti di importazione cinese, tra cui batterie per veicoli elettrici, chip per computer e prodotti medici, rischiando un deterioramento dei rapporti con Pechino nell'anno delle elezioni. Intanto, la visita del presidente russo Putin a Pechino, in programma per domani, segnerà l'inizio del suo nuovo mandato presidenziale con una dimostrazione di sostegno da parte del suo più potente partner politico, l'omologo cinese Xi Jinping.
Dollaro sui minimi di un mese sull'euro con gli investitori in attesa dei dati sui prezzi al consumo che verranno diffusi nel primo pomeriggio.