CAFFE’ ESPRESSO

14 novembre 2023 - In giornata inflazione Usa di ottobre ...

L'aggiornamento macro più atteso dagli investitori è senza dubbio quello offerto dall'indice dei prezzi al consumo negli Usa a ottobre, atteso nel primo pomeriggio, che dovrebbe mostrare un ulteriore calo rispetto al mese precedente portandosi a 0,1% su mese a 3,3% su anno.

Secondo il consensus, invece, la componente “core” resterà invariata sia a perimetro congiunturale e che tendenziale, rispettivamente a 0,3% e 4,1%. Il dato assume una importanza ancor maggiore dopo che alcuni esponenti Fed, tra cui lo stesso governatore Powell, hanno recentemente sollevato dubbi sul fatto che l'attuale livello dei tassi possa essere sufficiente per tenere a bada l'inflazione.

Tuttavia una lettura più bassa delle attese potrebbe rafforzare le aspettative del mercato che la Fed abbia raggiunto il picco in termini di tassi, facendo scendere i rendimenti dei Treasuries.

Stando all'ultima survey della Fed di New York, le aspettative dei consumatori sull'inflazione si sono mostrate in marginale calo ad ottobre, con l'indice a un anno visto al 3,6% dal 3,7% del mese prima, e quello a 5 anni proiettato al 2,7% dal 2,8%.

 

In Eurozona la stima “flash” del Pil del terzo trimestre destinata a confermare il -0,1% su trimestre e il +0,1% su anno della lettura preliminare diffusa a fine ottobre quando i numeri avevano deluso le attese.

Altri spunti in grado di influenzare l'andamento del mercato giungeranno dall'aggiornamento di novembre dell'indice Zew che monitora il morale degli investitori tedeschi e che è atteso in miglioramento a 5,0 rispetto a -1,1 del mese precedente.

 

Si terrà domani a margine del vertice Apac di San Francisco l'incontro di persona tra il presidente cinese Xi Jinping e l'omologo Usa Joe Biden.

Il meeting sarà l'occasione tra i leader delle due potenze mondiali per fare il punto questioni di primo piano - in particolare concorrenza e rafforzamento delle comunicazioni tra i due Paesi - e per cercare di allentare le recenti ruggini. Gli Usa intanto sono alle prese con un potenziale shutdown parziale a partire da sabato se il Congresso non approverà un provvedimento di spesa provvisorio.

 

L'attenzione degli investitori resta concentrata sul percorso dei tassi nella zona euro, in un approccio che, come ribadito più volte da Francoforte, rimane totalmente “data-dependent”. Secondo un sondaggio la Bce aspetterà almeno fino a luglio del prossimo anno prima di varare il primo taglio che, secondo i mercati, potrebbe invece concretizzarsi già in aprile e per gli economisti di Morgan Stanley in giugno.

 

Il ministro delle Finanze del Giappone ha detto che il governo prenderà tutte le misure necessarie per rispondere alle oscillazioni della valuta, ribadendo ancora una volta che i movimenti eccessivi non sono desiderabili. Lo yen è sceso non lontano dal minimo di 30 anni sul dollaro con la debolezza della divisa che accresce i guadagni delle imprese che esportano o commerciano con l'estero ma zavorra altre aziende e i consumatori.

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