CAFFE’ ESPRESSO

30 novembre 2022 - Mercati in attesa del dato sull'inflazione europea.

Dopo il calo messo in evidenza ieri dalle stime dell'inflazione tedesca (che tuttavia si mantiene vicino ai massimi) e spagnola, oggi l'attenzione è rivolta all'analogo dato relativo all'intero blocco con attese in lieve calo a 10,4% da 10,6% per l'indice armonizzato a perimetro annuo rispetto al mese di ottobre. Sempre in mattinata, Istat diffonderà la stima dell'inflazione italiana di novembre nonché la lettura finale del Pil del terzo trimestre che dovrebbe confermare i numeri della precedente stima.

 

L'economic sentiment eurozona è rimbalzato a novembre più del previsto e ha registrato il primo rialzo dall'invasione dell'Ucraina, avvenuta a febbraio. L'indicatore è salito a 93,7 punti da 92,7 di ottobre, stime a 93,5. Il sentiment nell'industria è peggiorato a -2,0 punti dal -1,2 di ottobre, peggio del -0,5 atteso. Il sentiment nei servizi è migliorato a 2,3 punti dal 2,1 di ottobre. Il sentiment dei consumatori è salito a -23,9 punti rispetto a -27,5 di ottobre. Le aspettative di inflazione tra i consumatori sono scese bruscamente a 30,1 a novembre da 37,3 a ottobre e tra le imprese sono scese a 40,4 dal 44,8 di ottobre.

 

Per Lagarde l'inflazione non ha per ora ancora raggiunto il picco nell'Eurozona Con un board spaccato tra falchi e colombe, che hanno inviato messaggi contrastanti negli ultimi giorni contribuendo ad aumentare il nervosismo degli operatori, le scommesse sul rialzo dei tassi per il board Bce del mese prossimo continuano ad oscillare tra i 50 e i 75 bps, in attesa di numeri freschi che possano fornire un quadro più chiaro su forza e persistenza delle pressioni sui prezzi, oltre che sull'outlook recessivo.

 

Numerosi e di rilievo i dati macro provenienti anche da oltreoceano che verranno diffusi nel primo pomeriggio. Tra questi i numeri Adp sul settore privato Usa che a novembre dovrebbero mostrare un calo a 200.000 rispetto a 239.000 del mese precedente. I dati Adp sono considerati un affidabile anticipatore di quelli governativi in agenda, come di consueto, il primo venerdì del mese. Sempre dagli Usa giungerà anche la seconda lettura del Pil del terzo trimestre con attese per un marginale incremento a +2,7% dal +2,6% della lettura precedente. Diffusi ieri, i dati sulla fiducia dei consumatori Usa del Conference board hanno messo in luce un ulteriore calo a novembre rispetto a ottobre su crescenti timori di rincari per il costo della vita. In arrivo anche la stima dei prezzi 'core' Pce del terzo trimestre, con attese per 4,5%.

 

Nella serata italiana, a mercati chiusi, è previsto l'intervento del numero uno della Fed, Powell, sulle prospettive economiche e del mercato del lavoro. Gli investitori cercheranno nuovi spunti per capire se davvero la Fed rallenterà il ritmo della sua stretta monetaria.

 

Manifattura e servizi si sono contratti ulteriormente a novembre in Cina scivolando, in ambo i casi, al minimo da sette mesi in scia alle limitazioni per il Covid.

 

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