Sembra che l’avversione al rischio torni a imperniare l’animo degli operatori dopo la breve pausa di ieri che aveva visto le borse europee segnare forti rialzi.
Questa mattina aperture negative, petrolio in calo, rialzo dei rendimenti periferici e spread “core” periferia che si allarga. Lo yen continua a recuperare e il dollaro dopo la fiammata di ieri torna ad essere debole.
Secondo il presidente Fed le tensioni finanziarie potrebbero pesare sull'outlook dell'economia se persistenti e gli sviluppi economici all'estero, in particolar modo le incertezze collegate alle politiche valutarie della Cina, pongono rischi alla crescita americana. Le condizioni finanziarie negli Stati Uniti da un po' di tempo stanno sostenendo meno la crescita, con un ampio declino delle quotazioni azionarie, tassi di finanziamento più elevati e più rischi per chi prende denaro in prestito. Oltre ad un ulteriore apprezzamento del dollaro. Questi sviluppi se dovessero persistere potrebbero pesare sulle prospettive economiche e del mercato del lavoro. L'inflazione resterà bassa nel medio termine, ma la Fed prevede che salirà al 2% nel medio termine. Il calo dei prezzi dell'energia pesa sull'inflazione: la politica monetaria non è su una strada predefinita, dipenderà dai dati. Inoltre i progressi sul mercato del lavoro e sui salari sostengono i redditi e le spese dei consumatori che sono il motore dell'economia americana; il mercato del lavoro ha mostrato solidi miglioramenti, anche se restano debolezze. La Fed anticipa che le condizioni economiche evolveranno in modo da garantire solo rialzi graduali dei tassi di interesse: di fatto lascia aperta la porta a un aumento. La prossima riunione della Fed è il 15 e il 16 marzo. Le attenzioni della Yellen sono incentrate sulla Cina: il rallentamento non appare brusco ma l'incertezza sulla gestione del tasso di cambio contribuisce alla volatilità dei mercati finanziari e ai timori sulla crescita globale. Da qui il timore che questi sviluppi, insieme al calo dei prezzi delle commodity, possano tradursi in stress finanziari per le economie emergenti e i nei paesi dipendenti dalle commodity con un possibile contagio negli Stati Uniti.
Il Tesoro metterà a disposizione degli investitori Btp a 3, 7 e 15 anni.
Nuovo intervento nel pomeriggio per la numero uno della Fed, che parlerà davanti alla commissione Bancaria del Senato.
E' arrivato nella tarda serata di ieri il via libera del governo alla riforma delle Banche di credito cooperativo (Bcc) e alle nuove misure per aiutare le banche a smaltire i crediti deteriorati. Il pacchetto mira ad incentivare operazioni di aggregazione. Il provvedimento recepisce l'accordo siglato con la Commissione europea e istituisce la garanzia pubblica sulla cartolarizzazione dei crediti in sofferenza (Gacs).
DATI MACROECONOMICI
USA
Nuove richieste sussidi disoccupazione settimanali
ASTE DI TITOLI DI STATO
Btp a 3 anni scadenza 15/10/2018, cedola 0,30%; Btp a sette anni scadenza 15/9/2022, cedola 1,45%; Btp a 15 anni scadenza 1/3/2030, cedola 3,5%.
Gran Bretagna, Gilt 2045 cedola 3,5%.
Usa 30 anni, scadenza 15/2/2046.
USA
Washington, audizione semestrale Yellen a commissione Bancaria Senato
ASIA
Cina, mercati chiusi per 'Lunar New Year'; fino al 12 febbraio compreso.
Giappone, mercati chiusi per 'National Foundation Day'.