Tutto sommato la reazione dei mercati non sembra essere particolarmente violenta alle note vicende politiche italiane: in parte quindi i mercati avevano già scontano nei giorni scorsi il deteriorarsi della situazione e la possibilità che si andasse ad una rottura.
Il rialzo dei rendimenti Btp si quantifica stamattina in circa 10 centesimi rispetto a venerdì su tutta la curva. Il Btp 10 dal 4,57% oggi rende il 4,65%: viceversa il calo dei rendimenti Bund appare modesto (3 centesimi) con il decennale all’1,77%. Lo spread si allarga di conseguenza di circa 10 centesimi.
Anche sul valutario ed in particolare sull’Eurousd la reazione è di scarso significato con il cross che resta attirato da 1,35 come quotazione di riferimento.
Diversa la situazione sull’azionario dove il Mib perde il 2% e con quelle europee in calo di oltre l’1%.
A condizionare i mercati è inoltre arrivato il dato Pmi cinese che denota un rallentamento della crescita.
Sul fronte Usa è iniziato da venerdì il balletto sull’innalzamento del tetto del debito.
Oggi inflazione flash Ue di settembre.