CAFFE’ ESPRESSO

22 luglio 2025 - Il costo dei dazi per l'Italia secondo ...

Il Centro studi di Confindustria stima che le tariffe al 30% minacciate da Donald Trump ridurrebbero l'export italiano verso gli Stati Uniti di oltre la metà, con una perdita di circa 38 miliardi, e che il livello del Pil nel 2027 sarebbe minore dello 0,8% rispetto allo scenario base. Da parte sua EY prevede che comporterebbero una riduzione cumulata del Prodotto interno lordo dell'1,4% tra quest'anno e il prossimo, azzerando di fatto la crescita prevista.

 

In questo clima di incertezza - che ieri ha sostenuto l'obbligazionario euro - si riparte da 3,49% per il tasso del decennale benchamark.

Gli asset della zona euro stanno beneficiando dell'allontanamento degli investitori dai mercati Usa, dice Citi citando dati Bce: il debito del blocco è stato oggetto di acquisti da parte di stranieri per quasi 100 miliardi di euro a maggio, l'ammontare mensile più alto almeno dal 2014. L'euro ha registrato un aumento del 13% da inizio anno.

 

 

In agenda nel pomeriggio un intervento del presidente della Federal Reserve Jerome Powell, che verrà attentamente monitorato alla ricerca di indizi sulla futura posizione dell'istituto centrale in materia di politica monetaria.

Alla luce dei recenti dati macro - che hanno segnalato un'inflazione in ripresa a fronte di consumi e occupazione resilienti - i trader sostanzialmente escludono un taglio dei tassi al Fomc di fine mese, mentre prezzano circa il 60% di possibilità di una riduzione di 25 pb a settembre.

Powell resta intanto sotto pressione, specie dopo la recente notizia di un suo possibile licenziamento, poi parzialmente smentita da Trump. Il segretario al Tesoro Scott Bessent ha detto ieri che l'intera Fed deve essere esaminata come istituzione, aggravando ulteriormente i timori sull'indipendenza della banca centrale.

 

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