Con un'agenda macro senza grandi spunti nella zona euro, l'attenzione sarà oltreoceano. Nel pomeriggio sono in agenda importanti dati sull'occupazione statunitense, in primis i payroll non agricoli: sebbene per dicembre sia atteso un rallentamento del ritmo di crescita, nell'ultimo anno di mandato del presidente Biden sarebbero stati creati negli Usa oltre 2 milioni di posti di lavoro, e circa 3 milioni nel 2023. Si tratta di numeri che la Federal Reserve monitora con grande attenzione, e da cui potrebbero arrivare indicazioni sul futuro percorso dei tassi di interesse. Ieri il presidente di Fed Filadelfia ha detto di aspettarsi ancora che la banca centrale riduca i tassi, anche se non è necessaria una mossa nell'immediato data la considerevole incertezza sulle prospettive economiche, e la governatrice Michelle Bowman ha sottolineato come i rischi di un'inflazione in accelerazione spingano a un approccio cauto.
Il dollaro estende i guadagni in attesa dei dati sul lavoro Usa.
La cart italiana è stata sotto pressione nelle ultime sedute: pesa il ridimensionamento delle attese sul percorso di riduzione dei tassi di interesse nella zona euro sulla scia di una nuova accelerazione dell'inflazione, oltre all'abbondante offerta tipica del periodo.
Ieri, intanto, il Tesoro italiano ha reso noti i dettagli del primo collocamento sindacato del 2025, che ha raccolto ordini record superiori ai 269 miliardi a fronte di una size di 18 miliardi: gli investitori esteri si sono aggiudicati il 76,7% del nuovo Btp decennale e l'80,2% del nuovo ventennale 'green'.
Gli investitori monitorano il gilt: i rendimenti trentennali ai massimi dal 1998, assieme alle perdite della sterlina, hanno messo sotto pressione la ministra delle Finanze britannica Rachel Reeves, che potrebbe essere costretta a tagli alla spesa.