CAFFE’ ESPRESSO

18 settembre 2024 - Oggi è il giorno della Fed.

Questa sera, al termine della due giorni sulla politica monetaria, la Federal Reserve dovrebbe annunciare l'atteso primo taglio dei tassi di interesse, ma l'entità della riduzione resta però incerta. Gli analisti ritengono che il taglio sarà da un quarto di punto, mentre i trader hanno incrementato le scommesse su un taglio da mezzo punto. Ieri però il rialzo a sorpresa delle vendite al dettaglio ad agosto ha segnalato la resilienza dell'economia Usa, che potrebbe favorire una mossa più contenuta da parte della banca centrale. Il mercato prezza circa 250 punti base di allentamento entro la fine del 2025, secondo i dati Lseg, ma determinante per il futuro percorso di riduzione sarà, appunto, l'andamento dell'economia

 

 

 

 

Con un'agenda macro particolarmente scarna, focus sulla lettura finale dei prezzi al consumo nel blocco ad agosto: il dato preliminare dovrebbe essere rivisto al rialzo a livello congiunturale, a 0,2% da 0%, mentre per il tendenziale dovrebbe essere confermato il rallentamento al 2,2%.

 

 

Ad agosto i prezzi al consumo britannici sono saliti dello 0,3% congiunturale e del 2,2% tendenziale, in linea con le attese, da -0,2% e 2,2% di luglio. Si tratta di numeri cruciali in vista della decisione di Bank of England sui tassi di interesse, che verrà annunciata domani. La banca centrale britannica dovrebbe mantenere i tassi invariati dopo la riduzione di 25 punti base effettuata ad agosto e le attese sono per un'ulteriore mossa entro l'anno, probabilmente a novembre. L'andamento dei futures ha però indicato negli ultimi giorni un aumento delle probabilità di un taglio questa settimana, dopo i dati che in maniera inattesa hanno evidenziato un'economia stagnante a luglio per il secondo mese consecutivo.

 

 

La crescita dell'export giapponese ha registrato un marcato rallentamento ad agosto, con le esportazioni verso gli Stati Uniti in flessione per la prima volta in tre anni, mentre gli ordinativi di macchinari sono calati a sorpresa a luglio, a segnalare una ripresa incerta per l'economia giapponese.

 

 

Dollaro incerto in attesa della Federal Reserve, mentre lo yen recupera parte del terreno perduto.

 

 

L'indice del sentiment  degli investitori tedeschi ZEW, segna a settembre 3,6 punti, molto sotto le stime del consensus, pari a 17. In agosto la lettura era stata 19,2. Negli Usa le vendite al dettaglio di agosto, mese su mese, sono aumentate del +0,1%, molto meno del periodo precedente (1,1%). Negli ultimi giorni sono cresciute le aspettative di una mossa da mezzo punto anche se prevale l'idea che la Fed taglierà di 25 punti base con l'economia Usa che sembra indirizzata verso un soft landing. L'ammorbidimento complessivo per i tre meeting previsti da qui a fine anno è stimato dagli investitori a 120 pb, il che implicherebbe almeno due mosse da 50 punti. L'ammontare di tagli entro settembre 2025 è ipotizzato a 250 pb. Continua l’onda lunga della discesa dei tassi dopo i dati. Scende di qualche centesimo sia il breve sia il lungo termine.

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