Sul fronte macro, driver della giornata sarà il dato sui prezzi al consumo statunitensi, che a marzo dovrebbero avere registrato un'accelerazione su anno, pur con un lieve raffreddamento della componente di fondo. Una lettura forte è destinata ad alimentare l'incertezza sulla tempistica della riduzione dei tassi, con una prima mossa a giugno da parte della Fed che appare sempre meno scontata.
In serata, intanto, vengono pubblicati i verbali del Fomc del 19 e 20 marzo, che ha mantenuto la previsione di tre tagli al costo del denaro quest'anno nonostante l'attesa di progressi più lenti verso l'obiettivo di inflazione del 2%.
L'agenzia Fitch ha rivisto a “negativo” l'outlook sul credito sovrano cinese, citando rischi per le finanze pubbliche tra la crescente incertezza economica.
La Banca del Giappone non risponderà direttamente ai movimenti dello yen facendo ricorso alla politica monetaria. Lo ha detto il governatore rispondendo alle voci sul fatto che il forte calo della divisa giapponese potrebbe spingere l'istituto ad alzare i tassi di interesse.
Dollaro stabile in attesa dei dati sull'inflazione Usa.