CAFFE’ ESPRESSO

24 ottobre 2023 - In attesa della Bce giovedì, oggi attenzioni sugli indici Pmi.

La difficile situazione in Medioriente tiene desti i timori degli investitori riguardo a potenziali interruzioni dell'approvvigionamento di petrolio le cui quotazioni, che ieri avevano ceduto il 2% ieri, sono tornate a salire stamani.

 

L'obbligazionario italiano, reduce dal responso di S&P Global che ha lasciato il rating invariato a BBB con outlook stabile, ha chiuso ieri in rally una seduta particolarmente volatile, nell'ambito di una zona euro che in generale ha risentito dell'andamento altalenante dei Treasury Usa, i cui rendimenti hanno sfondato la soglia del 5% - ai massimi dal 2007 - prima di ridiscendere.

 

 

L'attenzione è alle banche centrali, e in particolare alla Banca centrale europea il cui board si riunisce giovedì ad Atene: i mercati si aspettano tassi di interesse invariati, ma sono a caccia di qualunque segnale sulle future mosse dell'istituto, in particolare per quel che riguarda la possibile fine anticipata dei reinvestimenti del Pepp, cruciali per i periferici e segnatamente per il Btp.

 

Con una Bce che rivendica l'approccio data-dependent, il focus resta ovviamente all`agenda macro, piuttosto ricca oggi.

 

Secondo dati appena resi noti, la fiducia dei consumatori tedeschi è destinata a calare per il terzo mese consecutivo in novembre - a -28,1 da -26,7 e contro attese a -26,5 -, mettendo fine alle speranze di una ripresa quest'anno. Ieri l`analogo indice a livello di zona euro aveva evidenziato un lieve peggioramento a ottobre, molto più contenuto del consensus.

 

I numeri clou, pero`, saranno quelli dei Pmi flash di ottobre, in arrivo stamattina per il blocco nel suo insieme oltre che da Germania e Francia questa mattina.

 

In un contesto di crescente incertezza sulle prospettive della terza economia mondiale, l'attività delle fabbriche nipponiche si è ridotta per il quinto mese consecutivo in ottobre, mentre il settore dei servizi ha registrato la crescita più debole di quest'anno, stando a numeri diffusi questa notte.

I rendimenti dei titoli di Stato giapponesi sono scesi dai massimi decennali, dopo che la Banca del Giappone è intervenuta sul mercato per la sesta volta in questo mese per rallentare il loro aumento.

La recente impennata dei tassi d'interesse globali, statunitensi in testa, sta aumentando le pressioni su BoJ affinché la prossima settimana modifichi la sua politica di controllo della curva dei rendimenti obbligazionari, con la possibilità di un aumento dell'attuale limite fissato solo tre mesi fa.

 

Tra le criptovalute, il bitcoin e` ai massimi da 18 mesi grazie alle crescenti speculazioni sulla possibilità di un fondo negoziato in borsa per la divisa digitale.

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