Mercati decisamente nervosi: non riescono a metabolizzare l’idea che i tassi resteranno alti più a lungo del previsto. Il prezzo del petrolio e del gas in rialzo non aiutano a far rientrare i timori di un’inflazione in lento rientro. Non aiutano il mercato obbligazionario anche le corpose aste a livello globale. Lo shutdown (mancano quattro giorni per trovare un accordo in parlamento) innervosisce così come il perdurante sciopero del settore auto Usa con le scorte di auto nuove ai minimi e quindi è presumibile un forte rialzo dell’usato che impatta molto nel calcolo dell’inflazione americana. L'azionario europeo perde terreno per il sesto giorno consecutivo tra scambi nervosi, con i guadagni dei titoli energetici che limitano il calo, mentre gli investitori attendono i dati sull'inflazione della Germania, la maggiore economia della zona euro, in vista dei dati sull'inflazione della zona euro
CAFFE’ ESPRESSO
29 settembre 2023 - Tassi alti a lungo: operatori nervosi.
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