CAFFE’ ESPRESSO

5 giugno 2023 - Inflazione Ue, dati occupazionali Usa e le attese sui tassi ...

INFLAZIONE UE E MINUTE BCE

A maggio l'inflazione della zona euro è diminuita più del previsto e anche la crescita dei prezzi sottostanti è rallentata, sostenendo l'ipotesi di una maggiore cautela nei rialzi dei tassi dato che il ciclo di inasprimento monetario della Bce, il più rapido di sempre, inizia ad avere effetto.

 

L'inflazione nei 20 stati membri della zona euro è scesa al 6,1% a maggio dal 7,0% di aprile, sotto le attese del 6,3%. Tuttavia, la lettura è stata solo una piccola sorpresa per gli investitori, poiché i dati nazionali all'inizio della scorsa settimana avevano preannunciato il calo.

L'inflazione core, che esclude i prezzi volatili di cibo e carburante e che ha svolto un ruolo sempre più importante nelle decisioni politiche della Bce, è scesa al 5,3% dal 5,6%, ben al di sotto delle aspettative di 5,5%.

Nell'ultimo anno la Bce ha aumentato i tassi di base di 375 punti base, portandoli al 3,25%, per combattere la corsa dei prezzi.

Tuttavia, dato che le pressioni sui prezzi sono cresciute per tutto il 2023, anche se l'inflazione complessiva è calata, la banca centrale si è sostanzialmente impegnata a un altro aumento dei tassi di 25 punti base il 15 giugno.

Diversi policymaker influenti, hanno anche proposto un rialzo dei tassi a luglio, anche se c'è un ampio consenso sul fatto che le prospettive oltre tale data sono troppo imprevedibili per prendere decisioni affrettate.

Il vicepresidente della Bce ha detto che, sebbene la banca abbia portato a termine la maggior parte dell'inasprimento monetario per riportare l'inflazione al target nel medio termine del 2%, il ciclo non si è ancora concluso.

 

La flessione dell'attività manifatturiera della zona euro si è accentuata a maggio, registrando un calo della domanda, nonostante ci sia stato un taglio dei prezzi alla produzione per la prima volta da settembre 2020. Il calo della domanda si è verificato nonostante le industrie siano state in grado di tagliare i prezzi grazie al rallentamento dei costi di produzione, il più rapido da febbraio 2016. L'indice dei prezzi alla produzione si è attestato a 49,0 rispetto al 51,6 di aprile.

 

Questo dato sarà probabilmente accolto con favore dai banchieri centrali della Bce, che non sono riusciti a riportare l'inflazione all'interno del target, nonostante l'approccio alla politica monetaria più aggressivo nella storia della Banca.

 

Le pressioni sui prezzi nel settore dei servizi sono rimaste forti.

 

Diversi banchieri centrali della Bce avrebbero preferito un aumento dei tassi più consistente il mese scorso, ma hanno accettato una mossa di 25 punti base, a condizione che la banca segnalasse ulteriori rialzi a venire. È quanto risulta dai verbali della riunione del 3-4 maggio pubblicati la scorsa settimana.

La maggior parte dei consiglieri ha indicato di poter accettare la proposta di un rialzo dei tassi di 25 punti base se la comunicazione trasmetta un chiaro orientamento direzionale per sottolineare che, sulla base delle attuali prospettive, ulteriori rialzi dei tassi di interesse sarebbero giustificati. Francoforte ha rallentato il ritmo dei rialzi dei tassi a 25 punti base nel mese di maggio, rispetto ai 50 punti base delle tre riunioni precedenti, avvertendo però che dovrà continuare l'inasprimento della politica monetaria per tentare di contenere un'inflazione eccessivamente elevata.

 

 

 

 

 

 

DATI OCCUPAZIONALI USA

L'occupazione statunitense è aumentata più del previsto a maggio, ma la moderazione dei salari potrebbe consentire alla Federal Reserve di evitare un aumento dei tassi di interesse questo mese per la prima volta da quando ha avviato la campagna di aggressivo inasprimento della politica monetaria più di un anno fa. A maggio gli occupati non agricoli sono aumentati di 339.000 posti di lavoro, ha comunicato il Dipartimento del Lavoro. I dati di aprile sono stati rivisti al rialzo per mostrare un aumento di 294.000 posti di lavoro invece dei 253.000 precedentemente rilevati. Le attese erano per un aumento degli occupati pari a 190.000 unità. Nonostante le forti assunzioni, il tasso di disoccupazione si è attestato al 3,7% dopo il minimo di 53 anni del 3,4% segnato ad aprile.

 

Il forte ed inaspettato incremento dei nuovi occupati ha spinto di poco all’insù il rendimento delle obbligazioni, ma non ha mosso di molto le aspettative sulle prossime mosse della Federal Reserve, gli economisti danno al 67% la possibilità di una conferma dei tassi sul livello attuale.

 

 

TASSI

Si apre alle 9 di questa mattina e prosegue fino a venerdì - salvo chiusura anticipata - la sottoscrizione del nuovo strumento ideato dal ministero dell'Economia esclusivamente per i piccoli risparmiatori.

A scadenza 13 giugno 2027, il Btp Valore <IT0005547390> garantisce una cedola minima pari a 3,25% nei primi due anni e 4,25% il terzo e il quarto anno, insieme a un premio di fedeltà pari a 0,5%.

Il nuovo titolo - che contrariamente al Btp Italia, fin qui protagonista quasi assoluto dell'offerta dedicata al retail, non è indicizzato all'inflazione - può essere acquistato attraverso broker online o canali fisici con un importo minimo di 1.000 euro.

Al termine del collocamento il Tesoro renderà noti i tassi cedolari definitivi.

 

 

Sul secondario si riparte con un tasso appena sotto al 4% per il Btp decennale di riferimento, sui minimi da quasi due mesi, e con uno spread Italia/Germania sullo stesso segmento a quota 166 centesimi.

Nella seduta di venerdì, complici volumi particolarmente sottili, la forbice di rendimento con il Bund si è chiusa di 8 punti base fino al minimo da gennaio, in un mercato che ha visto anche nelle sessioni precedenti i tassi scivolare rapidamente dopo che numeri incoraggianti sul raffreddamento dell'inflazione nella zona euro - a fronte di un'economia in rallentamento e di una crescita del credito stagnante - hanno suggerito una Bce più cauta nell'inasprimento monetario.

 

Lagarde sarà ascoltata nel primo pomeriggio dal comitato Affari economici e monetari del parlamento europeo. La presidente Bce non ha lesinato toni hawkish nelle sue più recenti dichiarazioni, annunciando nuovi rialzi dei tassi nonostante abbia riconosciuto che l'irrigidimento attuato finora inizia a mostrare i suoi effetti sull'economia.

I mercati prevedono poco meno di due incrementi da 25 punti base entro l'estate, mentre permane incertezza circa le scelte che arriveranno a settembre.

Secondo il governatore di Bankitalia Ignazio Visco - membro del board di Francoforte e che più volte ha invitato il consiglio ad un irrigidimento graduale per combattere l'inflazione - il rapido declino dei costi dell'energia dovrebbe aiutare il rallentamento dei prezzi in Europa nei prossimi mesi.

 

APPUNTAMENTI MACRO

 

Sebbene il decreto che sospende il tetto al debito Usa - firmato da Joe Biden nel fine settimana dopo il varo da parte del Congresso - abbia scongiurato il default sul filo del rasoio, resta all'orizzonte un possibile declassamento del rating di credito statunitense, dicono gli analisti.

 

In arrivo stamani le letture finali per i Pmi servizi e composito di vari Paesi della zona euro oltre che per l'intero blocco.

Quanto all'Italia, maggio si prospetta come un nuovo mese di espansione per il comparto dei servizi, sebbene con un ritmo meno brillante del mese precedente.  Attenzione in mattinata anche all'indice Sentix sulla fiducia dei consumatori dell'area euro.

Da monitorare le statistiche sui prezzi alla produzione, sempre a livello euro, con l'aspettativa di un deciso rallentamento su anno ad aprile a +1,4% da +5,9% di marzo.

Nel pomeriggio dagli Usa l'aggiornamento sul comparto servizi con l'indice Ism non manifatturiero visto in leggero miglioramento a maggio.

Più avanti, nel corso della settimana, le statistiche sulla produzione industriale tedesca di aprile (mercoledì) e italiana (venerdì) con attese per la prima di un parziale rimbalzo e per la seconda di una nuova flessione.

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