Dalle minute Bce è emerso che all'ultimo meeting in marzo, nel pieno delle turbolenze bancarie, alcuni consiglieri hanno espresso il timore che le nuove stime elaborate dallo staff su salari, crescita e inflazione fossero troppo ottimistiche. Se Lagarde ieri ha insistito che l'inflazione è ancora su livelli troppo elevati, il governatore Visco ha ribadito la propria visione affermando che il rischio di alzare troppo i tassi è almeno pari a quello di non alzarli abbastanza. Le aspettative in vista del meeting del 4 maggio sono per un rialzo dei tassi da 25 punti base.
In serata, a mercati Usa chiusi, arriva il pronunciamento di S&P Global sul rating italiano che attualmente è BBB con outlook stabile. Il verdetto di S&P non dovrebbe rivelare sorprese Dopo i pronunciamenti di DBRS, il 28 aprile, e di Fitch, il 12 maggio, (entrambe con outlook stabile) il 19 maggio sarà la volta di Moody's, che oltre a un rating Baa3 ha un outlook negativo sull'Italia.
Sul fronte macro le letture preliminari degli indici Pmi relativi a manifattura e servizi per Germania, Francia e zona euro dovrebbero mostrare un lieve rallentamento dei servizi e una modesta accelerazione per il manifatturiero. Il dato è importante in chiave Bce perché è destinato a offrire dettagli interessanti sullo stato di salute dell'economia del blocco, attentamente monitorato da Francoforte in vista delle prossime decisioni sui tassi.
Proseguono le trattative politiche per alzare il tetto del debito negli Usa mentre in parallelo, sui mercati, i costi per assicurarsi contro un default statunitense sono lievitati al massimo di oltre un decennio e Jp Morgan ha avvisato che un default tecnico dei Treasuries è un rischio non banale. Nel 2011 lo stallo sul tetto del debito ha provocato il primo downgrade del credito governativo Usa.