Ulteriore rialzo per i tassi Irs il cui 10 anni sale allo 0,20%; Bund 10 a -0,29%. In controtendenza l’Italia con il 10 anni che scende all’1,7% e lo spread sotto i 200 bps. Anche la borsa sembra premiare l’Italia. I verbali del consiglio Fed mettono in evidenza che molti esponenti già sottolineavano la necessità di un taglio dei tassi nel breve termine in caso dovessero proseguire le frizioni internazionali sul commercio e i timori di rallentamento del ciclo. Ieri il presidente Fed, nell'atteso intervento al Congresso, ha spiegato che i timori per la politica commerciale e il debole scenario che si profila per la congiuntura economica globale "continuano a pesare sullo scenario economico Usa". La Federal Reserve è pronta ad "agire in maniera adeguata" per sostenere l'espansione economica. Corregge il dollaro in reazione a questi commenti: una parte del mercato torna a scommettere su un taglio dei tassi da mezzo punto percentuale nella riunione di fine mese.
Atteso in serata, come di consueto dopo la chiusura di Wall Street, il verdetto di Dbrs sul rating sovrano italiano attualmente a 'BBB (high)', con trend stabile. Il mercato non si attende un intervento sul rating ma, sebbene difficile da prevedere, UniCredit non esclude che ce ne possa essere uno sull'outlook che potrebbe essere rivisto a negativo. In questi giorni l'Italia beneficia di una rinnovata fiducia da parte degli investitori dopo che, a inizio luglio, Bruxelles ha deciso di non aprire la procedura di infrazione sul debito. Saranno poi chiamate a esprimersi sul rating italiano anche Fitch il 9 agosto (attualmente 'BBB', negativo) e Moody's il 6 settembre (attualmente 'Baa3', stabile).
Verrà diffusa in mattinata la lettura di maggio della produzione industriale del blocco per cui le attese convergono su un incremento di 0,2% su mese (dopo il -0,5% di aprile) e un calo di 1,6% a perimetro annuo (dopo il -0,4% del mese precedente). Il dato a cura di Eurostat giunge dopo quello tedesco che ha mostrato un ritorno alla crescita seppur sotto le attese.
Il dollaro beneficia del terreno guadagnato ieri dopo i dati sull'inflazione Usa più forti del previsto che hanno raffreddato le attese per un taglio dei tassi da parte della Fed questo mese.
DATI MACROECONOMICI
ZONA EURO
Produzione industriale