Poca chiarezza sulle intenzioni della Fed: si alternano interventi favorevoli al rialzo ad altri secondo cui sarebbe meglio rimandare. Non è un quarto di punto che può cambiare l'andamento di mercati ed economia: questa incertezza comunque genera tensioni come dimostra l'andamento delle borse (Wall Street negativa di un punto percentuale) ed in parte quello dei tassi che dopo il rialzo di ieri oggi flettono leggermente. E' indubbio che si stia andando gradualmente verso un ritiro della liquidità ed una fase di rialzo dei tassi Usa che non mancherà di coinvolgere in parte, nel corso del 2017, quelli europei. Il timore è per i periferici: pochissimi passi in avanti sono stati fatti sulle riforme strutturali, il debito in Italia è salito al record assoluto, si va verso importanti appuntamenti elettorali; insomma un invito a nozze per gli speculatori che per ora stanno alla finestra ad osservare le mosse della Bce non volendosi mettere contro la potenza di fuoco della banca centrale. Per ora il Btp regge molto bene: oggi, nonostante il calendario pesante di aste a medio lungo, si assiste ad una limatura dei rendimenti in linea con quella dei Bund. Il momento è favorevole per emettere e il Tesoro lo sa: soprattutto sul lungo ed extralungo il momento è assolutamente da sfruttare. L'umore di analisti e investitori tedeschi resta invariato a settembre, contraddicendo le attese di un rialzo, secondo l'indice Zew sulla fiducia dell'economia tedesca. L'istituto di ricerca che elabora l'indice afferma che l'attuale ambiguità degli impulsi economici dalla Germania e dall'estero sottolinea che le stime per i prossimi mesi sono difficile.
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14 settembre 2016 - Poca chiarezza sulle intenzioni della Fed: si alternano interventi favorevoli ...
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