CAFFE’ ESPRESSO

2 agosto 2016 - Le borse non hanno accolto bene i risultati degli stress test ...

La settimana appena trascorsa ha visto una lenta erosione dei livelli dei tassi di interesse che poi ha subìto un'accelerazione venerdì pomeriggio e questa mattina dopo la delusione del dato preliminare prima lettura del Pil Usa relativo al secondo trimestre (1,2% annualizzato, che smentisce le aspettative di un'accelerazione dopo il +1,1% registrato nella prima frazione dell'anno con le attese che si attestavano sul +2,6%). Il Pil e l'indice Ism manifatturiero alimentano i dubbi sulla possibilità che la Fed trovi spazi per un intervento restrittivo sui tassi prima della fine dell'anno. I tassi Usa hanno dato l'avvio al ribasso con il 10 anni a 1,47% da 1,54% di venerdì mattina; i minimi storici sono a 1,36% a inizio luglio 2016.
Le borse non hanno accolto bene i risultati degli stress test.
Nonostante ciò i Btp si sono comportati bene e hanno sovraperformato i Bund, aiutata anche dai rimborsi, nella data di ieri, su titoli di Stato italiani (26,7 miliardi di Btp decennali a scadenza più 7 miliardi di cedole) e spagnoli (17 miliardi di Bono triennali, più 8,4 di cedole).

In luglio l'Eurosistema ha comprato titoli del settore pubblico italiano per 11,867 miliardi di euro, quasi uno in meno rispetto a giugno, secondo i dati mensili sul programma di Qe diffusi ieri dalla Bce. A livello di intera zona euro, il totale degli acquisti di luglio si è riportato sul target medio mensile (circa 80,6 miliardi), registrando un rallentamento rispetto agli 84,6 miliardi di giugno.

È attesa per oggi l'approvazione da parte del consiglio dei ministri giapponese del pacchetto di misure fiscali da 13.500 miliardi di yen (circa 118 miliardi di euro), parte di un più generale piano di stimolo economico che il governo Abe sta approntando per il rilancio della crescita, a beneficio soprattutto dei redditi bassi e della spesa infrastrutturale.

La banca centrale australiana ha tagliato il costo del denaro di un quarto di punto portandolo al minimo storico dell'1,5%.

Dollaro ancora sulla difensiva questa mattina, in scia agli ultimi deboli dati economici giunti dagli Usa che mettono in discussione la possibilità di un rialzo dei tassi Fed entro fine 2016.

Petrolio in leggero recupero questa mattina, col greggio Usa sopra la soglia dei 40 dollari, bucata al ribasso nel corso della seduta di ieri. Secondo gli operatori, tuttavia, le condizioni di mercato restano sostanzialmente invariate, con un eccesso d'offerta che continua a premere al ribasso sui prezzi.

DATI MACROECONOMICI

USA
Consumi reali personali giugno
Redditi personali giugno
Indice Pce giugno

ASTE DI TITOLI DI STATO
EUROPA
Gran Bretagna, Gilt 2022, cedola 0,5%.

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