CAFFE’ ESPRESSO

4 luglio 2019 - La Commissione europea ha accantonato la minaccia di una procedura d'infrazione....

La Commissione europea ha accantonato la minaccia di una procedura d'infrazione nei confronti dell'Italia dopo che Roma ha messo in atto una serie di misure per contenere il crescente debito pubblico. Il confronto tra Roma e Bruxelles è per certi versi solo rinviato: la manovra 2020 si presenta particolarmente difficile, con la Lega che preme per la flat tax. Il commissario europeo agli Affari economici e monetari Pierre Moscovici ha definito "molto significativa" la correzione decisa dall'esecutivo Conte di 7,6 miliardi di euro, pari allo 0,42% del Pil. Ma ha aggiunto che la Commissione europea continuerà "a monitorare da molto vicino" l'evoluzione dei conti pubblici italiani, in attesa di ricevere in autunno la legge di bilancio 2020. Le raccomandazioni-paese dell'Ue prevedono un aggiustamento strutturale dello 0,6% del Pil l'anno prossimo.

Il secondario ieri ha festeggiato lo scampato pericolo, almeno per il momento, di una procedura di infrazione Ue, con lo spread sul Bund che ha rotto al ribasso la soglia psicologica dei 200 punti base (199 pb in chiusura) e il tasso del decennale sceso a 1,61%, il livello più basso da inizio novembre 2016. A sostenere l'obbligazionario italiano e di tutta l'area euro -che ha visto nuovi minimi record per i rendimenti ieri, trascinando nella notte anche quello dei Treasuries Usa - anche la scelta di Christine Lagarde come nuovo numero uno della Bce, una nomina che secondo gli investitori manterrà la politica monetaria dell'istituto centrale nel solco dovish di Mario Draghi.

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