La Commissione dovrebbe rivedere al ribasso a 1,4% da 1,5% la stima sulla crescita italiana di quest'anno.
Non dovrebbe intervenire sul costo del denaro né con altre misure la Banca d'Inghilterra, la cui riunione di politica monetaria si chiude questa mattina.
Il bollettino mensile di febbraio dovrebbe ribadire sia nei contenuti sia nei toni il messaggio con cui si è chiuso l'ultimo consiglio di politica monetaria, in cui il presidente ha rimandato a metà marzo per una revisione e un eventuale aggiustamento dell'orientamento ultra-espansivo.
Prezzi petroliferi ancora in rialzo questa mattina dopo i guadagni della seduta di ieri. Nonostante un livello record delle scorte Usa, il movimento rialzista è sostenuto dall'indebolimento del dollaro e dalle voci, non confermate, di un possibile incontro dei paesi Opec per discutere un taglio alla produzione.
Si sono accentuate le pressioni sul dollaro, ieri in netto deprezzamento sia sull'euro sia sullo yen dopo che il presidente della Fed di New York Dudley ha dichiarato che la banca centrale Usa dovrà tenere conto del considerevole peggioramento delle condizioni finanziarie e dell'indebolimento dell'outlook economico mondiale che si sono delineati nelle settimane successive alla decisione di alzare i tassi. Parole che hanno avuto un impatto sulle aspettative relative ai tempi del prossimo intervento restrittivo della Fed.
Il recupero di greggio e azionario favoriscono vendite sui titoli di Stato, con risalita dei relativi tassi dai minimi da un anno.
DATI MACROECONOMICI
USA
Nuove richieste settimanali sussidi di disoccupazione
Ordini all'industria dicembre
ASTE DI TITOLI DI STATO
EUROPA
Francia, Oat 25/11/2025 cedola 1,0%, 25/4/2026 3,50% e 25/10/2038 4%.
Spagna 30/4/2026, cedola 1,95% e 31/1/2037 4,2%; 30/11/2019 indicizzato a inflazione zona euro, 0,55%.
BANCHE CENTRALI
EUROPA
Gran Bretagna, banca centrale annuncia tassi, pubblica verbali riunione politica monetaria e rapporto su inflazione
Zona euro, bollettino economico mensile Bce