La pressione al ribasso sui rendimenti e tassi europei continua, alimentata dalle attese che la Bce alla prossima riunione di inizio dicembre possa prendere delle significative decisioni in termini di politica monetaria espansiva. Dai verbali dell’ultima riunione emerge un aumento dei rischi che non venga raggiunto il target di inflazione. Tutto ciò contrasta con le recenti evidenze macro migliori delle attese che testimoniano, almeno in parte, come le misure Bce stiano producendo qualche effetto. La diversa postura della politica monetaria Bce e Fed sta contribuendo a mantenere su livelli storicamente altissimi lo spread Bond Usa 10 anni – Bund 10 oggi a 177 bps. E’ difficile che il Bund prima o poi non venga attratto verso l’alto dal Bond Usa. Decisamente migliore delle attese l’indice Fed di Filadelfia relativo alle condizioni delle imprese nel mese di novembre.
Si lavora a un nuovo progetto per i crediti in sofferenza delle banche italiane, alla luce della bocciatura, nei fatti, da parte di Bruxelles dell'ipotesi di bad bank con garanzia pubblica. Secondo quanto riferito a Reuters da fonti vicine al dossier, il Mef ha avviato colloqui con fondi specializzati nella gestione di 'distressed asset', per l'acquisto delle sofferenze dalle banche italiane. Se i colloqui andranno a buon fine il veicolo che raggrupperà le sofferenze sarà pronto il prossimo anno; agli investitori privati saranno conferite quote e la maggior parte del rischio. Entro fine 2015 il governo potrebbe fare un annuncio pubblico sulla fattibilità del progetto.
In arrivo nel tardo pomeriggio i primi dettagli relativi alle aste di fine mese, con gli annunci sui collocamenti di Ctz e Btp indicizzati di mercoledì 25. Finora il Tesoro ha coperto circa il 92% delle esigenze di rifinanziamento di quest'anno.
Dollaro stabile.
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Stima fiducia consumatori novembre