Molta, forse troppa prudenza all'interno del comitato di politica monetaria di Federal Reserve, che ha confermato i tassi d'interesse poco oltre lo zero, livello in cui si trovano da fine 2008, senza però chiudere la porta alla possibilità di un primo ritocco verso l'alto entro fine anno. A suggerire cautela, ha spiegato Yellen in conferenza stampa, la maggiore incertezza sulle prospettive dell'economia mondiale, la forte volatilità dei mercati finanziari e, a livello interno, il debole andamento dei prezzi al consumo. L'istituto centrale Usa ha leggermente rivisto al ribasso le stime di crescita per l'anno prossimo (2,3% da 2,5%), migliorando marginalmente quelle di quest'anno (2,1% da 1,9%).
I mercati non stanno apprezzando la troppa cautela che incute il dubbio che la crescita globale possa essere a rischio. Le borse scendono oggi ma le variazioni maggiori le abbiamo sui tassi e sul dollaro: i primi sono scesi di circa 10 centesimi mangiandosi i rialzi di questi giorni mentre il dollaro perde una figura.
Decisione di Moody's sul merito di credito francese, sulla cui valutazione di 'Aa1' l'outlook è negativo. Sempre Moody's si esprimerà sulla Gran Bretagna, mentre Standard & Poor's si pronuncerà sul Portogallo ('BB', outlook positivo).