CAFFE’ ESPRESSO

9 dicembre 2014 - E' giusto continuare avere fiducia sull'Italia ? mettersi contro la Bce appare poco salutare ma ...

Il declassamento dell’Italia sembra essere stato assorbito egregiamente dai mercati con i Btp 10 anni che tornano sotto il 2%.

Neanche i richiami dell’Europa a fare di più considerando il preoccupante livello del debito, riesce a scalfire la fiducia che si vuole avere sull’Italia. Più che di fiducia il ragionamento è semplice: mettersi contro la Bce non appare salutare in questa fase.

E’ difficile trovare nei fondamentali macroeconomici e nelle dinamiche che governano l’andamento dei rendimenti motivazioni per acquistare Btp su questi livelli. Il mercato appare non valutare appropriatamente il rischio per via di politiche monetarie ultraespansive.

Sarebbe così drammatica una ristrutturazione del debito con un haircut del 25-30% ? O si svaluta uscendo dall’Euro o si ristruttura il debito (ovviamente con profonde riforme che permettano efficienza del settore pubblico). Altre strade ovviamente esistono: una secolare crescita asfittica dove la speranza di ripresa venga legata a improbabili fattori esogeni. Citando un rapper che va per la maggiore: “Questo è il paese delle raccomandazioni, quindi mi raccomando se ti rubano un gol continua ad urlare, se ti rubano il futuro resta seduto”.

I mercati finanziari hanno la memoria corta e se si ristrutturasse, dopo 2-3 anni, se si facessero sotto dictat della troika le riforme, tornerebbero a considerare l’Italia come opportunità decisamente interessante.

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