CAFFE’ ESPRESSO

29 maggio 2014 - Quando il clima è positivo si sovrastimano le notizie positive e si minimizzano quelle negative ...

Per tutta la periferia europea continua il buon momento con il Bonos 10 anni che tocca il suo minimo storico al 2,82%. Il Btp 10 è al 2,92% (minimo storico 2,89%). Sta contribuendo al calo dei rendimenti l’aumento delle probabilità di un taglio della Bce e di un piano coordinato di manovre non convenzionali. Inoltre l’Economic sentiment Ue supera leggermente le attese.

Sui periferici sta giocando un ruolo importante la possibilità che molti dei rating sovrani possano essere rivisti al rialzo nei prossimi mesi. Fitch ha affermato che la vittoria di Renzi è positiva in chiave rating; però avverte che in ogni caso, anche con una forte disciplina di bilancio la maggioranza dei Paesi della zona euro avrà difficoltà a ridurre in modo significativo il debito pubblico nei prossimi dieci anni senza un ritorno a livelli soddisfacenti di crescita economica.

Passa inosservato o meglio, quando il clima è positivo si sovrastimano le notizie positive e si minimizzano quelle negative, il messaggio della Bce secondo cui la ricerca di profitti più elevati da parte degli investitori potrebbe generare nuove bolle di mercato. Neanche il giudizio dell’Istat è stato leggero con la sostenibilità dei conti pubblici e con la crescita che è vista ancora molto debole.
Un altro elemento importante è che per la seconda volta in dieci giorni un’asta di Bund (ieri quella di trentennali) non è stata coperta ed è dovuta intervenire la Bundesbank ad acquistare ciò che il mercato non ha sottoscritto. Inizia a diventare preoccupante quindi la situazione ed inoltre l’intervento della Bundesbank appare in contraddizione con la politica sostenuta dalla Germania all’interno della Bce di non intervento sul primario. Un “aiuto di Stato” quindi a mantenere bassi i rendimenti. Per ora gli effetti non ci sono ma è giocoforza che se la situazione si ripresentasse potrebbe dar luogo a tensioni importanti al rialzo.

Il Tesoro colloca Btp a 5 anni maggio 2019, Btp a 10 anni settembre 2024, più 1,25-1,75 miliardi del Ccteu novembre 2019.

Focus sulla seconda lettura del Pil del primo trimestre.

Più ampio del previsto il calo del 4,4% su base annua le vendite al dettaglio in Giappone nel mese di aprile, la flessione più ampia da tre anni, conseguenza dell'aumento dell'Iva scattato nel paese il primo aprile.

DATI MACROECONOMICI

USA
Stima Pil preliminare 1° trimestre

ASTE DI TITOLI DI STATO

ITALIA
Ccteu scadenza 15/11/2019; Btp 5 anni scadenza 01/05/2019, cedola 2,5%; Btp a 10 anni scadenza 01/09/2024, cedola 3,75%.

USA
7 anni, scadenza 31/5/2021.

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