CAFFE’ ESPRESSO

29 maggio 2025 - Decisione a sorpresa sui dazi da parte ...

Con una sentenza sorprendente e inattesa, la poco nota Corte federale del Commercio Internazionale Usa ha bloccato l'entrata in vigore dei dazi, sostenendo che Trump ha oltrepassato i limiti dei suoi poteri imponendo tariffe generalizzate sulle importazioni dai partner commerciali statunitensi. L'amministrazione repubblicana ha presentato subito ricorso, mettendo in discussione l'autorità della Corte e affermando che si rivolgerà alla Corte suprema se necessario.

I tassi dovrebbero mostrarsi in modesto calo per le riaperture dei Btp a 5 e 10 anni rispetto al collocamento di fine aprile, con gli operatori che guardano a un ulteriore taglio dei tassi da parte della Bce la prossima settimana ma restano cauti date le incertezze alimentate dalle politiche trumpiane sui dazi.

 

Secondo Philip Lane, economista capo di Francoforte, sebbene si preveda che la maggior parte degli attuali fattori continuerà a contribuire al processo di disinflazione in corso nell'area euro, altri - tra cui il rischio di fallimento dei negoziati commerciali tra Bruxelles e Washington - potrebbero invece far risalire l'inflazione.

Stando alla survey mensile Bce pubblicata ieri, i consumatori della zona euro hanno alzato le loro aspettative di inflazione ad aprile, pur mantenendo una visione stabile sulla crescita dei prezzi nel futuro, evidenziando le molteplici incognite legate alla guerra commerciale.

 

Le possibili ricadute delle mutevoli politiche della Casa bianca sono state anche al centro del dibattito dell'ultimo meeting del Fomc (6-7 maggio), quando la banca centrale ha lasciato i tassi invariati al 4,25%-4,5%.

In base alle minute della due-giorni diffuse nella serata di ieri, i policymaker Usa - che si riuniranno nuovamente il 17-18 giugno - hanno riconosciuto che nei prossimi mesi potrebbero dover affrontare "compromessi difficili" sotto forma di aumento dell'inflazione e della disoccupazione, una prospettiva rafforzata dalle preoccupazioni per la volatilità dei mercati finanziari e dai crescenti rischi di recessione.

 

In arrivo nel primo pomeriggio la seconda lettura per il primo trimestre, che nelle attese dovrebbe confermare un'economia in contrazione al tasso annualizzato di -0,3%.

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