La cedola minima garantita è stata fissata ieri all'1,85%, nella parte alta della forchetta attesa dagli operatori. Il titolo, con scadenza 4 giugno 2032, prevede cedole semestrali e un premio dell’1% per chi lo terrà fino a maturazione.
Ieri i governativi italiani hanno fatto meglio della carta core, aiutati dalla promozione dell'outlook giunta venerdì scorso da Moody's, in un mercato più propenso al rischio dopo l'ennesimo dietrofront di Donald Trump che ha concesso più tempo - fino al 9 luglio - per trattare sui dazi con l'Ue. Le prospettive dei negoziati restano, tuttavia, particolarmente incerte, mentre si conferma ancora una volta la completa imprevedibilità delle scelte della Casa bianca.
Da Parigi in mattinata la stima sull'inflazione di maggio, che sarà seguita venerdi dall'omologo dato tedesco e solo la prossima settimana dai numeri Eurostat per l'intero blocco. Nel caso francese, le attese convergono su un tendenziale annuo armonizzato stabile allo 0,9%.
L'euro resta vicino ai massimi da circa un mese, sostenuto dal rinvio dei dazi contro l'Ue annunciato dalla Casa Bianca, mentre il dollaro tenta di recuperare terreno.
Secondo Lagarde, intervenuta ieri, la moneta unica potrebbe diventare una valida alternativa al biglietto verde, portando immensi benefici alla zona euro se i governi riuscissero a rafforzare l'architettura finanziaria e di sicurezza del blocco.
Le autorità nipponiche stanno valutando la possibilità di ridurre l'emissione di obbligazioni a lunghissimo termine sulla scia dei recenti forti aumenti dei rendimenti su questo tratto della curva. La notizia ha fatto crollare i tassi dei Jgb a 30 anni, scesi di oltre 20 pb ai minimi dall'8 maggio.