Nel mercato prevale la cautela dopo l’imposizione di tariffe del 25% sulle importazioni di acciaio e alluminio dagli Usa, aggiungendo che annuncerà dazi reciproci entro i prossimi due giorni e che sta pensando a tariffe su auto, semiconduttori e farmaceutici. I dazi sull'import dei Paesi europei avranno un impatto negativo significativo sulla crescita economica, mentre le pressioni inflazionistiche derivanti da potenziali ritorsioni europee sarebbero probabilmente trascurabili.
Ieri la Commissione europea ha ribadito che reagirà per proteggere gli interessi Ue, ma ha aggiunto che non risponderà sino a che non avrà chiarimenti dettagliati o scritti sulle misure in questione.
Parlando ieri dinnanzi al Parlamento europeo, Christine Lagarde ha detto che le tensioni commerciali renderanno "più incerte" le prospettive dei prezzi della zona euro. Della stessa opinione il suo vice De Guindos.
Rimanendo alle banche centrali, il focus in giornata si sposterà oltreoceano dove alle 16 Powell prenderà la parola per la consueta testimonianza semestrale davanti al Senato. Diversi membri apicali della Fed hanno sottolineato negli ultimi giorni come le numerose incognite sulle prossime scelte della Casa bianca renderanno più difficoltosa la gestione della politica monetaria nei prossimi mesi. I futures sui tassi Usa prezzano al momento circa 39 pb di allentamento quest'anno, ossia un solo taglio da un quarto di punto percentuale con il 54% di possibilità di una seconda riduzione dello stesso ammontare.