CAFFE’ ESPRESSO

30 ottobre 2024 - Giornata ricca di spunti macro.

In mattinata stime del Pil Ue del terzo trimestre, un dato fondamentale per la Bce per regolare il futuro percorso dei tassi di interesse alla riunione del 12 dicembre.

E' intanto uscito il dato francese: il Pil nel terzo trimestre segna un aumento dello 0,4% congiunturale da +0,2%, meglio delle attese che erano per un +0,3%; le spese per i consumi in Francia a settembre salgono dello 0,1% su mese, in linea con le attese, dal precedente 0,4%.

 

La ricca agenda macro prosegue anche nel primo pomeriggio quando verrà resa nota la stima dell'inflazione tedesca di ottobre a livello nazionale.

Sempre nel primo pomeriggio anche dagli Usa verrà diffusa la stima 'advance' del Pil del terzo trimestre, la più monitorata, che stando al consensus dovrebbe confermare la precedente stima con una crescita del 3,0%.

In vista del dato governativo di venerdì sul mercato del lavoro, Washington pubblica i numeri Adp sul settore privato Usa per il mese di ottobre. I dati Adp solitamente vengono considerati un buon anticipatore della statistica governativa. Riflettori puntati anche sull'inflazione, con l'indice Pce 'core' del terzo trimestre visto in calo a 2,1% dal precedente 2,8%.

I dati dovrebbero mettere in luce ancora una volta la resilienza dell'economia statunitense, a pochi giorni dalle cruciali elezioni presidenziali che vedono i candidati molto vicini nei sondaggi.

 

 

Prende il via oggi la due giorni di politica monetaria dell'istituto centrale nipponico che, sulla base delle attese, non dovrebbe toccare i tassi. Sullo sfondo una situazione politica incerta, dopo che la coalizione di governo ha perso la maggioranza nelle elezioni del fine settimana, complicando gli sforzi per uscire dalle politiche di stimolo monetario.

In ottobre l'indice sulla fiducia dei consumatori si attesta al 36,2 dal precedente 36,9.

 

A Londra la ministra delle Finanze britannica  presenta il primo bilancio del governo laburista.

 

 

Il dollaro si mantiene in prossimità del massimo di tre mesi, in attesa di importanti dati macro in grado di influenzare il percorso dei tassi Usa.

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