Da monitorare la reazione dei mercati dopo che l'agenzia canadese ha deciso di migliorare l'outlook sull’Italia portandolo a positivo da stabile e di confermare il rating a 'BBB high'. Dbrs ha citato tra le ragioni il fatto che il miglioramento del percorso di bilancio possa ridurre i rischi per il debito pubblico. Il giudizio di Dbrs giunge dopo che il precedente venerdì Fitch aveva alzato l'outlook dell'Italia a positivo mantenendo il rating a 'BBB' e che S&P Global aveva confermato sia outlook che rating a 'BBB', stabile. Nel caso di Fitch, nei giorni precedenti il pronunciamento i mercati avevano già incorporato nei prezzi il verdetto dell'agenzia mostrando una reazione tiepida all'indomani della decisione.
L'attenzione dei mercati sarà concentrata anche sulla Francia che ha visto venerdì Moody's tagliare l'outlook a negativo, una mossa potenzialmente prodromica di un successivo abbassamento del rating. A pesare l'incertezza sulla capacità di Parigi di ridurre il deficit. La decisione era attesa da diversi analisti che hanno sottolineato come il giudizio di Moody's fosse superiore a quello delle altre agenzie. Secondo UniCredit però per lo stesso motivo, il peggioramento dell'outlook non dovrebbe penalizzare in modo troppo significativo i titoli di Stato francesi. La decisione giunge dopo quella di Fitch di due settimane fa di tagliare l'outlook, anche in questo caso a negativo, e di lasciare invariato il rating ad 'AA-'.
Alle elezioni del fine settimana il partito di governo in Giappone - il Partito democratico liberale - ha perso la maggioranza in parlamento ottenendo il peggior risultato dal 2009. Il Pdl - la formazione del premier Shigeru Ishiba, al potere pressoché ininterrottamente dal dopo guerra - e il partito alleato Komeito hanno ottenuto 215 seggi alla camera bassa, al di sotto dei 233 necessari per avere la maggioranza, secondo la tv Nhk. In precedenza, il Pdl aveva 247 seggi e Komeito 32. Il risultato potrebbe costringere i partiti a un lungo e laborioso accordo per governare, determinando una maggior instabilità sui mercati. L'esito del voto ha penalizzato lo yen che è sceso al minimo di tre mesi mentre i listini si sono apprezzati.
Il banchiere centrale olandese Knot ha detto che la Bce farebbe bene a mantenere le porte aperte a proposito della prossima decisione sui tassi in un riferimento alle aspettative del mercato che danno un altro taglio dei tassi da 25 punti base ormai cosa fatta. Atteso mercoledì il dato preliminare sul Pil della zona euro del terzo trimestre e giovedì la stima 'flash' sull'inflazione di ottobre, entrambi da monitorare in chiave Bce. Il consigliere belga della Bce ha detto che non c'è fretta di tagliare i tassi di interesse e che si può vivere anche con contenuto e temporaneo scostamento dal target dell'inflazione.
A influenzare l'andamento dei mercati fin dai primi giorni della settimana l'attesa per i dati sugli occupati Usa di ottobre che verranno diffusi venerdì primo novembre. Gli analisti si aspettano che il dato subisca un rallentamento a causa degli sviluppi nel settore delle costruzioni aerospaziali e in alcune catene alberghiere. Altro evento da monitorare sarà il meeting della Banca del Giappone che si riunirà il 30 e il 31 ottobre. Probabilmente l'istituto -alle prese con una riflessione interna su come comunicare con i mercati - manterrà il suo approccio su tassi ultra-bassi segnalando la prospettiva di una politica meno accomodante sulla scia di minori timori per la recessione Usa. Gli analisti si aspettano che la banca centrale mantenga i tassi invariati a 0,25%.
Lo yen cede terreno mentre il dollaro va verso la conclusione di un mese in territorio positivo.
Prezzi in netto calo dopo che l'attacco di Israele nel fine settimana contro l'Iran ha risparmiato obiettivi nucleari e petroliferi.