Riunione della Banca centrale europea di giovedì. Le attese del mercato sono solidamente posizionate a favore di un taglio dei tassi da 25 punti base, il terzo dopo quello di giugno e settembre. Ad aprire la strada a questa prospettiva il progressivo raffreddamento dell'inflazione e i segnali di debolezza per la crescita. Venerdì sera a mercati chiusi, prende il via la tornata autunnale dei pronunciamenti delle agenzie di rating sull'Italia con S&P Global e Fitch che partiranno entrambe dal giudizio 'BBB', con outlook stabile.
Fitch ha abbassato venerdì sera l'outlook della Francia a "negativo" da "stabile", facendo riferimento all'aumento dei rischi in termini politici e di bilancio. "Il peggioramento previsto per quest'anno per la Francia a livello di bilancio la pone in una posizione più complicata e ci aspettiamo un aumento del deficit, foriero di un deciso incremento del debito/Pil", ha scritto l'agenzia in una nota. Invariato il rating a "AA-". Le finanze pubbliche di Parigi hanno registrato un netto peggioramento quest'anno a causa delle entrate fiscali che si sono rivelate più basse del previsto e delle spese che sono state invece maggiori.
Da monitorare la reazione dei mercati al taglio dell'outlook francese da parte di Fitch in una seduta che vedrà scambi più contenuti per via della chiusura dell'obbligazionario Usa per festività come anche dei mercati giapponesi. Nella seduta di venerdì gli investitori hanno avuto da digerire 9,5 miliardi di euro di titoli a medio e lungo termine in un'asta che ha messo in evidenza una modesta risalita dei tassi di aggiudicazione.
E' mista la reazione dei mercati asiatici al tanto atteso nuovo piano di sostegno all'economia da parte della Cina. Presentato sabato, il piano prevede un incremento significativo delle emissioni di debito, senza tuttavia fornire indicazioni chiare sull'importo delle misure, il che ha innervosito gli investitori.
Dollaro in rialzo sui mercati valutari asiatici. Da segnalare che il premier giapponese ha detto nel fine settimana che non si intrometterà nelle questioni di politica monetaria dopo aver scosso i mercati poco dopo il suo insediamento affermando che l'economia non era pronta per nuovi rialzi dei tassi di interesse.