Protagonisti indiscussi della seduta odierna i dati sui payroll non agricoli Usa di agosto, cruciali per definire le aspettative di mercato sull'entità del taglio dei tassi al prossimo Fomc.
Ieri i numeri Adp sul settore privato hanno evidenziato l'incremento più basso da tre anni e mezzo, mentre anche dal settore dei servizi sono giunti segnali di rallentamento sul fronte occupazionale.
Tale quadro di indebolimento, se confermato, potrebbe persuadere la Federal Reserve a varare una mossa espansiva superiore a quella attualmente incorporata nei prezzi.
I tassi impliciti indicano che una riduzione da 50 punti base nella riunione del 18 settembre è scontata intorno al 44%. Il mercato monetario prezza ulteriori decrementi per complessivi 110 pb nel corso dei tre Fomc successivi prima di fine anno.
Al di qua dell'oceano di prima mattina l'aggiornamento sulla produzione industriale tedesca di luglio ha mostrato un calo congiunturale del 2,4% contro un consensus pari a -0,3% dopo il +1,4% di giugno, certificando le difficoltà in cui versa la prima economia dell'area dell'euro, come osservato ieri anche dall'istituto Ifo. A sorpresa sempre ieri, tuttavia, gli ordini all'industria nello stesso mese hanno mostrato un incremento.
Alle 11 la seconda lettura sul Pil del blocco nel secondo trimestre, che dovrebbe confermare il +0,3% congiunturale e il +0,6% annuo della stima flash.