Dati decisamente sopra le attese sui payroll Usa di gennaio hanno rafforzato ulteriormente tra gli operatori la convinzione che gli istituti centrali non abbiano alcuna fretta di ammorbidire la loro politica, sebbene il picco dell'inasprimento sia ormai stato raggiunto.
Powell ha ribadito che la Fed manterrà un approccio prudente quanto alla tempistica dei tagli, volendosi assicurare prima che l'inflazione converga stabilmente sull'obiettivo del 2%. Allo stesso tono di cautela sono state improntate le più recenti dichiarazioni dei banchieri Bce.
Gli investitori sono passati a scontare circa 120 punti base di decremento dei tassi Fed nel 2024, dai 150 prezzati all'inizio di gennaio. Le possibilità di una riduzione di 25 pb già al Fomc di marzo sono viste sotto al 20% da oltre l'80% un mese fa. Di riflesso, le scommesse sui tagli Bce nel corso dell` anno sono scese a 130 punti base complessivi da 140.
Guardando ai futures, la prima mossa di allentamento è prezzata ad aprile per l'area euro, a maggio per gli Stati Uniti e a giugno per Bank of England.
In una settimana peraltro piuttosto scarica dal punto di vista macro, l'attenzione sarà in giornata agli aggiornamenti di gennaio sul settore servizi e ai Pmi compositi relativi a quasi tutte le principali economie.
L'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico rende noto il suo "Interim Economic Outlook".
Eurousd a 1,0778 .