Il disallineamento tra le politiche monetarie Fed e Bce si è ridotto nelle ultime settimane: un mese fa i mercati ipotizzavano un significativo taglio dei tassi Usa che oggi non è più previsto. In questa nuova situazione l’eurousd ha trovato un suo punto di equilibrio tra 1,095 e 1,085. Tutto ciò nonostante gli innumerevoli avvisi di Powell per un imminente rialzo se non due. Per ora gli operatori non vogliono credere a questa ipotesi e pensano sia un bluff della banca centrale per tenere a bada le aspettative di inflazione.
Oggi la giornata non prevede appuntamenti importanti con l’agenda macro, i mercati Usa sono chiusi per l’Independent day. A tenere banco sul forex resta la debolezza dello yen ed un possibile intervento sulla divisa.
Pechino effettuerà restrizioni alle esportazioni di alcuni tipi di materiali utilizzati nei chip, in una decisione destinata a pesare nei rapporti con gli Stati uniti. Le restrizioni - volte a proteggere la sicurezza e gli interessi nazionali di Pechino - entreranno in vigore il primo agosto.