Dopo che la Federal Reserve ha messo in pausa il ciclo di rialzo dei tassi, i riflettori oggi sono sulla Banca centrale europea. L'annuncio sui tassi di interesse è atteso nel primo pomeriggio, seguito come di consueto dalla conferenza stampa della presidente Christine Lagarde. Il mercato scommette su un aumento di 25 punti base che porterà i tassi al livello più alto da 22 anni, e ritiene probabile che Francoforte lasci la porta aperta ad altri rialzi. Ieri la Federal Reserve ha deciso di non alzare i tassi, come ampiamente atteso, anche alla luce del raffreddamento dei prezzi Usa fotografato dai dati di questa settimana. Ma ha segnalato altri due rialzi da 25 punti base entro la fine dell'anno, visti la lentezza del processo di disinflazione e un'economia più forte del previsto. Oggi prende il via anche la due giorni di politica monetaria della Banca del Giappone, che non dovrebbe discostarsi dall'approccio ultra-accomodante.
L'economia cinese ha registrato un rallentamento a maggio, con la crescita di produzione industriale (+3,5% su anno) e vendite al dettaglio (+12,7%) che ha deluso le aspettative (rispettivamente 5,6% e 13,6%). Gli investimenti immobiliari a maggio sono scesi al ritmo più rapido almeno dal 2001, mentre è rallentata la crescita dei prezzi delle nuove case. I dati alimentano le aspettative di chi scommette che Pechino metterà in campo misure a sostegno della ripresa post-pandemica. E intanto la banca centrale cinese ha tagliato i tassi sui prestiti a medio-termine per la prima volta da dieci mesi, in linea con le attese, due giorni dopo aver abbassato quelli a breve, a segnalare autorità sempre più preoccupate.
Dagli Usa indice Fed manifatturiero giugno, indice Fed Filadelfia, vendite al dettaglio maggio, nuove richieste sussidi disoccupazione settimanali e produzione industriale.