Ieri il presidente Biden e il repubblicano McCarthy non hanno raggiunto un'intesa, a dieci giorni da un potenziale default. Entrambi concordano sulla necessità di evitare questo scenario e hanno segnalato che si parleranno regolarmente nei prossimi giorni. Ieri il secondario italiano ha perso terreno, in un mercato appesantito anche dalla prospettiva di ulteriori rialzi dei tassi Bce, oltre che dall'incertezza su quanto farà la Fed al prossimo meeting.
La Bce deve continuare ad alzare i tassi e poi lasciarli per un po' in territorio restrittivo per riportare l'inflazione al 2%. Ulteriori indicazioni sul futuro percorso della politica monetaria potrebbero arrivare oggi dai numerosi interventi in agenda.
Sul fronte macro, un importante aggiornamento sullo stato di salute dell'economia europea arriverà dalla pubblicazione di una carrellata di indici Pmi, con la stima 'flash' per maggio di Francia, Germania ed Eurozona. Il consensus degli analisti vede, in generale, il comparto manifatturiero in accelerazione a fronte di un rallentamento dei servizi che trascina al ribasso il composito rispetto al mese di aprile. PMI Usa e Uk concluderanno il quadro.
Prima espansione in sette mesi a maggio per il Pmi manifattura giapponese e crescita record per i servizi.
Il dollaro ha toccato il massimo di sei mesi sullo yen sulle crescenti attese che i tassi resteranno alti a lungo.