In un clima di maggior propensione al rischio, ieri i governativi italiani hanno performato meglio rispetto alla quasi totalità del comparto euro, complici il verdetto di Fitch della scorsa settimana - che come atteso non ha rivisto al ribasso il giudizio su Roma - e il miglioramento delle stime da parte della Commissione europea.
In netto contrasto con l'opinione del mercato secondo cui la Fed taglierà i tassi ben prima della fine dell'anno, diversi banchieri centrali statunitensi hanno segnalato ieri di ritenere che, data la persistente inflazione, i tassi d'interesse rimarranno elevati o, al limite, aumenteranno.
Il rapido irrigidimento monetario applicato sinora ha raffreddato l'inflazione della zona euro in modo modesto, ma l'impatto maggiore è previsto solo nel 2024, ha fatto sapere intanto Francoforte nel suo consueto bollettino economico.
Dovrebbe segnalare un ulteriore peggioramento in maggio l'indice tedesco sulla fiducia degli investitori, che verrà diffuso in mattinata e che gli economisti ipotizzano a quota -5,3.
In aprile l'indicatore sul livello di confidence nella prima economia europea era sceso inaspettatamente a 4,1 sulla scia di aspettative più restrittive per le condizioni del credito nei mesi successivi.
I dati della stima odierna sul primo trimestre dovrebbero confermare la lettura preliminare - 0,1% congiunturale, 1,3% tendenziale - resa nota a fine aprile e al di sotto delle attese dopo la stagnazione della fine del 2022.
Pubblicata ieri e relativa a marzo, la lettura della produzione industriale, generalmente considerata un anticipatore attendibile delle dinamiche del Pil, è diminuita molto più del previsto a causa del crollo della produzione di beni strumentali.
Joe Biden e il repubblicano Kevin McCarthy, presidente della Camera, si preparano a nuovi cruciali colloqui oggi, quando mancano poco più di due settimane al termine oltre il quale il governo degli Stati Uniti potrebbe trovarsi a corto di denaro per pagare le spese.
I repubblicani, che controllano la Camera, hanno dichiarato che non voteranno per l'innalzamento del tetto del debito a meno che i democratici non accettino forti tagli alla spesa.
La produzione industriale cinese di aprile e la crescita delle vendite al dettaglio sono state inferiori alle previsioni, suggerendo che l'economia ha perso ulteriore slancio all'inizio del secondo trimestre e aumentando la pressione sui responsabili politici per sostenere la traballante ripresa post-Covid.
DATI MACROECONOMICI
GERMANIA
Indice Zew maggio (11,00) - attesa -5,3.
ZONA EURO
Bilancia commerciale marzo (11,00).
Stima Pil trim1 (11,00) - attesa 0,1% t/t; 1,3% a/a.
USA
Vendite al dettaglio aprile (14,00) - attesa 0,8% m/m.
Produzione industriale aprile (15,15) - attesa zero m/m.
Capacità utilizzo impianti aprile (15,15) - attesa 79,7%.
Produzione manifatturiera aprile (15,15) - attesa 0,1% m/m.
Scorte all'industria marzo (16,00) - attesa zero m/m.
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