In attesa delle decisioni di politica monetaria delle principali banche centrali al mondo nei prossimi giorni, l'attenzione del mercato è rivolta oggi all'inflazione Usa di novembre che sarà diffusa nel primo pomeriggio e che dovrebbe segnare, stando alle attese, un rallentamento a +7,3% da +7,7% di ottobre a perimetro annuo e un +6,1% per l'indice 'core', in calo rispetto al 6,3% precedente. Dopo che i prezzi alla produzione si sono dimostrati più solidi del previsto, le statistiche odierne potrebbero rivelarsi determinanti per le prospettive dei tassi Usa e per la decisione della Fed - che inizia la sua due giorni oggi per concluderla nella serata di domani - anche se appare altamente improbabile che possano modificare il previsto rialzo di 50 punti base.
In mattinata all'indagine Zew sul morale degli investitori tedeschi di dicembre oltre che alle statistiche Istat sulla produzione industriale italiana.
La seconda lettura dei prezzi al consumo tedeschi di novembre ha confermato, in linea con le attese, la stima 'flash' di fine novembre sia per il tendenziale che per il congiunturale armonizzato, rispettivamente a 11,3% e 0%
Tornano a riunirsi in via straordinaria oggi i ministri dell'Energia Ue per discutere una proposta di meccanismo temporaneo di correzione del mercato del gas, mentre secondo l'Aie (l'Agenzia Internazionale dell'Energia), l'Unione ha abbastanza combustibile per l'inverno, ma potrebbe non averne a sufficienza per l'anno prossimo se la Russia taglierà ulteriormente le forniture.
Il dipartimento statunitense dell'Energia annuncerà oggi, secondo due fonti, che gli scienziati sono stati in grado, per la prima volta nella storia, di produrre una reazione di fusione nucleare che genera più energia di quella necessaria per innescarla. Si tratterebbe di un passo fondamentale, dicono gli esperti, nella lunga e costosa ricerca per sviluppare una tecnologia che fornisca energia illimitata, pulita ed economica.