CAFFE’ ESPRESSO

17 gennaio 2022 - Focus sulla Cina con i mercati Usa chiusi.

Focus sulla Cina in una giornata che vede i mercati Usa chiusi per il Martin Luther King Day. L'economia cinese è cresciuta dell'8,1% nel 2021, oltre le attese per +8,0% e ben al di sopra del target del governo di "oltre il 6%" e il livello (rivisto) di +2,2% nel 2020. Nel quarto trimestre il Pil cinese è cresciuto del 4,0% su anno, oltre le attese ma al ritmo più lento dal secondo trimestre del 2020. Su trimestre, il Pil è cresciuto dell'1,6% nel periodo ottobre-dicembre, rispetto ad attese per +1,1%. A dicembre invece le vendite al dettaglio hanno visto una crescita annua di 1,7% su anno, al di sotto del consensus per +3,7% e dopo il +3,9% di novembre. Nello stesso mese però la produzione industriale ha segnato un +4,3% su anno oltre il consensus che indicava un incremento di 3,6% e dopo il +3,8% di novembre. A sorpresa, la Banca centrale cinese ha tagliato i costi di finanziamento dei prestiti a medio termine per la prima volta dall'aprile 2020, spingendo alcuni analisti ad aspettarsi un ulteriore allentamento delle politica monetaria nel corso dell'anno. In particolare, la Pboc ha ridotto il tasso sui prestiti Mlf a un anno per 700 miliardi di yuan ad alcune istituzioni finanziarie di 10 punti base a 2,85% dal precedente 2,95%.

Alle 10 da Istat e un'ora dopo da Eurostat la lettura finale dell'inflazione di dicembre. Nel caso dell'Italia si immagina una conferma della stima preliminare pubblicata a fine dicembre, con l'indice armonizzato al tasso annuo di 4,2%. Da ricordare che a dicembre, secondo i dati preliminari, l'inflazione della zona euro ha toccato il nuovo record di 5%. A questo proposito, la presidente Bce Lagarde venerdì ha detto che Francoforte è pronta a prendere qualsiasi misura per far sì che l'inflazione torni al target del 2%.

 

Ha preso il via oggi la due giorni di politica monetaria dell'istituto centrale nipponico. Gli esponenti della Banca centrale si stanno confrontando su quanto velocemente si possa veicolare il messaggio di un eventuale rialzo dei tassi di interesse che potrebbe concretizzarsi anche prima che l'inflazione raggiunga il target del 2%, sulla scia dei notevoli rialzi dei prezzi e dei toni più 'hawkish' da parte della Fed. Secondo le fonti, i nove esponenti del board sono divisi tra chi vede margine per una riduzione dello stimolo e coloro che sono più cauti di fronte alla prospettiva di mosse che possano essere interpretate come un irrigidimento della politica.

Dollaro solido mentre gli investitori si preparano per il meeting della Fed di fine mese e valutano le mosse della Banca centrale cinese.

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