La notizia che il presidente Usa ha annunciato a sorpresa l'imposizione dal 10 giugno di un dazio del 5% sulle merci di importazione messicana, imposta che salirà progressivamente al 25% se l'immigrazione illegale attraverso la frontiera non si fermerà, peggiora l’umore dei mercati che ieri avevano provato a mettere a segno una timida reazione. La decisione fa temere una recessione negli Usa che potrebbe estendersi all'economia mondiale.
In sostanza restano le solite preoccupazioni sui mercati, preoccupazioni che sono destinate a perdurare più a lungo di quanto ci si attendesse.
Da Istat alle 10 la lettura definitiva del Pil nei tre mesi al 31 marzo da cui emergerà l'andamento e il contributo delle singole voci. Dopo la recessione tecnica del secondo semestre 2018, la prima stima pubblicata il 30 aprile ha messo in evidenza una ripresa di 0,2% su base trimestrale e 0,1% su base annua che gli analisti si aspettano venga confermata.
La reazione di ieri della carta italiana si è immediatamente spenta.
L'indice Pmi cinese sul settore manifatturiero si assesta in maggio a 49,4, contro un consensus pari a 49,9, un dato che alimenta i dubbi sull'efficacia delle misure di stimolo attuate da Pechino. Sempre in maggio, l'indagine sul comparto dei servizi risulta a 54,3 e l'indice composito a 53,3, da confrontare rispettivamente con 54,3 e 53,4 in aprile.
Tra gli appuntamenti clou dal lato macro le anticipazioni sull'inflazione di maggio tedesca.
Il dollaro beneficia del calo dei rendimenti e dei nuovi timori economici.
Prezzi ai minimi da quasi tre mesi per il petrolio.
DATI MACROECONOMICI
ITALIA
Istat, seconda lettura Pil trim1
GERMANIA
Vendite dettaglio aprile.
Stima prezzi consumo maggio
USA
Redditi personali aprile.
Consumi personali reali aprile.
Indice Pce core aprile.
Pmi Chicago maggio.
Fiducia consumatori Università Michigan finale maggio.