Le vendite di case esistenti oltreoceano continuano a rallentare per il secondo mese consecutivo, l’indice di fiducia Pmi Chicago delude le attese.
Ma da Seul, il presidente della Fed di San Francisco ha mostrato ottimismo sulle prospettive dell'economia americana e indicato come scenario base quello di tre rialzi nel corso dell'anno (incluso quello già effettuato) senza però escludere anche l'ipotesi di quattro interventi totali, ad esempio nel caso in cui venga messo in campo un consistente stimolo fiscale.
L'economia Usa si è espansa ad un tasso moderato da inizio aprile a fine maggio, ma senza significativi segnali di superamento del recente trend di debole inflazione. È quanto emerge dal Beige Book pubblicato ieri sera dalla Fed: "nel complesso le pressioni inflazionistiche risultano poco cambiate rispetto al precedente rapporto" si legge, in un momento in cui il mercato si interroga su quanti altri rialzi dei tassi potranno arrivare entro fine 2017, oltre quello dato ormai per scontato al meeting di giugno.
Arrivano oggi, nella stessa giornata, il rapporto mensile Adp sugli occupati del settore privato Usa (normalmente in agenda di mercoledì) e quello sulle richieste settimanali di sussidi di disoccupazione, a causa della festività di inizio settimana negli Stati Uniti.
In arrivo anche i risultati delle indagini congiunturali di maggio sul manifatturiero nelle principali economie europee, con i Pmi finali di Germania, Francia, zona euro .
Sullo sfondo della speculazione per elezioni politiche in autunno, l'obbligazionario italiano riparte stamane da un tasso decennale del 2,18% e da uno spread su Bund di 189 punti base, dopo la seduta lievemente positiva di ieri (ad accezione del tratto extra lungo della curva). I Btp sembrano per ora aver digerito la forte correzione di lunedì -- probabilmente accentuata dai bassi volumi di mercato -- ma mentre si dibatte sulla nuova legge elettorale tra gli investitori resta forte la cautela per gli incerti sviluppi politici nel Paese, in vista anche dei prossimi impegni dell'Italia sul fronte dei conti pubblici.
L'attività manifatturiera cinese si è inaspettatamente contratta in maggio, per la prima volta in 11 mesi, con le imprese del settore che hanno tagliato un numero crescente di posti di lavoro in risposta all'indebolimento della domanda e alla discesa dei prezzi, che mette sotto pressione i profitti.
Segnali di forza giungono invece dal manifatturiero giapponese, la cui attività è cresciuta in maggio al ritmo più sostenuto da tre mesi, in un contesto di ordinativi in aumento.
Prezzi petroliferi in buon rialzo stamane dopo aver toccato ieri i minimi da tre settimane.
Il buon dato di questa mattina dal manifatturiero giapponese non offre invece sostegno allo yen: sulla difensiva anche la sterlina, in calo di circa lo 0,2% su dollaro in area 1,2865: gli ultimi sondaggi segnalano un vantaggio sempre più risicato per i Conservatori del premier May sui Laburisti nelle imminenti elezioni.
Frenano i governativi Usa nelle contrattazioni della mattinata dopo il rialzo di ieri innescato da movimenti tecnici di fine mese e dai deboli dati immobiliari. Ma le affermazioni ottimistiche del membro Fed di San Francisco sull'economia e le sue previsioni di ulteriori interventi sul costo del denaro oltre quello di giugno sono tornati a sostenere i tassi sui Treasury.
DATI MACROECONOMICI
ZONA EURO
Pmi manifattura Markit finale maggio (10,00) - attesa 57,0.
USA
Adp, occupati settore privato maggio
Richieste settimanali sussidi di disoccupazione
Pmi manifatturiero Markit finale maggio
Ism manifattura maggio