Mercati sostanzialmente bloccati in attesa del voto Usa. Nikkei piatto e borse asiatiche poco mosse.
Ieri l’appetito per il rischio, favorito dal recupero nei sondaggi della Clinton, ha favorito leggermente il Dollaro ed i tassi Usa.
Calo superiore alle attese per la produzione industriale tedesca, che a settembre si è contratta di 1,8% su mese dopo essere cresciuta di 3% in agosto. Quest'ultimo dato è stato rivisto al rialzo dalla lettura iniziale di +2,5%.
Lo scontro istituzionale Italia – Ue continua a mantenere sotto pressione i tassi Btp che comunque recupera punti sul Bund grazie all’aumento della propensione al rischio.
In arrivo da Via Nazionale i dati mensili di ottobre sull'esposizione degli istituti italiani ai fondi Bce. A fine settembre, per gli istituti italiani risultavano in essere finanziamenti complessivi presso la Bce per 186,383 miliardi di euro, a fronte dei 174,478 miliardi di agosto.
Caduta superiore alle attese sia per le importazioni che le esportazioni cinesi in ottobre.
Quotazioni poco variate per i derivati del greggio, in un clima di attesa per il verdetto delle elezioni Usa. A frenare i prezzi, la debolezza dei dati relativi alle importazioni di greggio da parte della Cina nel mese di ottobre e i dubbi sulla realizzabilità di un taglio della produzione per ridurre l'eccesso di offerta.