La strage di Nizza potrebbe condizionare i mercati anche se probabilmente, come già avvenuto in occasione di altre tragiche analoghe situazioni, la reazione potrebbe essere neutra non fornendo soddisfazione ai terroristi.
Tornando ai numeri e alle evidenze macroeconomiche è cresciuto del 6,7% annuo il Pil cinese del secondo trimestre, in linea con i primi tre mesi dell'anno ma leggermente di più rispetto al +6,6% previsto dagli economisti. A raffreddare l'ottimismo per il dato, che rimane comunque il più debole dalla crisi finanziaria, è il calo a minimi record nel periodo gennaio-giugno della crescita degli investimenti da parte delle imprese private (solo +2,8%): un segnale dei rischi di un futuro indebolimento dell'attività economica. Gli altri dati cinesi della mattinata indicano in giugno un'accelerazione della produzione industriale, a +6,2% dal +6,0% del mese precedente, oltre le stime di un +5,9%. In accelerazione anche le vendite al dettaglio, sempre in giugno: +10,6% annuo rispetto al +10,0% sia di maggio sia delle stime.
Nel pomeriggio molti i dati provenienti dagli Usa: inflazione di giugno (attesa a 1,1% tendenziale dal precedente 1,0% per il dato generale e a 2,3% da 2,2% per il dato 'core'), le vendite al dettaglio (stime a +0,1% in giugno su mese da +0,5% di maggio), produzione industriale (vista a +0,2% su mese in giugno dal precedente -0,4%) e fiducia dei consumatori (la lettura preliminare di luglio dell'indice dell'Università del Michigan è previsto stabile a 93,5).
DATI MACROECONOMICI
ZONA EURO
Inflazione finale giugno
USA
Prezzi al consumo giugno
Vendite al dettaglio giugno
Indice New York manifatturiero luglio
Produzione industriale giugno
Univ. Michigan, fiducia consumatori luglio preliminare