CAFFE’ ESPRESSO

3 ottobre 2025 - La mancanza dei payroll rende ancor più difficile il compito della Fed.

l blackout nelle pubblicazioni governative ha spostato l'attenzione degli investitori su dati alternativi, tra cui il rapporto Adp sul settore privato diffuso mercoledì, che ha mostrato una netta diminuzione dei nuovi occupati a settembre.

Dopo che la Federal Reserve ha ripreso il suo ciclo di allentamento il mese scorso, Jerome Powell ha segnalato che i dati economici statunitensi in arrivo avrebbero giocato un ruolo ancora più cruciale del solito nel determinare le prossime mosse della banca centrale. Ma lo shutdown - soprattutto se si protrarrà a lungo - potrebbe significare che i policymaker saranno costretti a muoversi alla cieca o quasi.

I futures sui Fed Funds indicano che il mercato continua ad aspettarsi un nuovo taglio dei tassi da 25 pb al Fomc in programma il 28-29 ottobre.

Gli shutdown avvenuti in passato - quello attuale è il 15esimo dal 1981 - hanno avuto generalmente un impatto limitato sui mercati. La situazione di stallo potrebbe presentare rischi diversi, poiché si accompagna alle preoccupazioni per la salute finanziaria degli Stati Uniti - evidenziate dal declassamento del debito sovrano all'inizio di quest'anno - e all'impatto della guerra commerciale in atto.

Al terzo giorno di fermo, intanto, non ci sono segnali di un imminente accordo tra repubblicani e democratici per sbloccare la situazione, di cui Donald Trump sta anzi approfittando per tagliare ulteriormente i dipendenti pubblici e colpire le "agenzie" dell'opposizione.

 

 

Nel pomeriggio l'indagine sull'Ism non manifatturiero Usa, visto in leggero calo a 51,7 dal 52,0 di agosto, mese in cui il terziario statunitense aveva mostrato segnali di ripresa, nonostante la perdurante contrazione del sotto-indice sull'occupazione.

 

Diffusa in nottata, la lettura definitiva di settembre del Pmi a cura di S&P Global sul comparto nipponico dei servizi ha evidenziato un incremento a 53,3 da 53,1 di agosto, rimanendo in zona espansiva per l'undicesimo mese di fila.

Il governatore di BoJ, Kazuo Ueda, ha affermato che l'inflazione è sulla buona strada per raggiungere stabilmente l'obiettivo della banca, ma ha messo in guardia dalle incertezze globali che potrebbero scoraggiare le aziende dall'aumentare i salari, lasciandosi carta bianca sull'opportunità di aumentare i tassi di interesse al board di questo mese.

 

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