CAFFE’ ESPRESSO

17 aprile 2025 - Oggi è la giornata della Bce.

I consumatori americani sembra che non risentano dei dazi: le vendite al dettaglio sono infatti risultate superiori alle attese: anche se il dato è appena uscito sarà da analizzare in quanto il dato potrebbe essere stato sporcato proprio dall’annuncio dei dazi che ha indotto ad anticipare gli acquisti. Scende invece la produzione industriale (-0,3%; attese -0,2%) e l’utilizzo della capacità produttiva. Le decisioni Usa sui chip rendono nervosi i mercati che tuttavia – almeno quello obbligazionario – finora non registra movimenti significativi.

 

La Bce è pronta a tagliare i tassi per la settima volta nel giro di un anno nel tentativo di infondere nuova linfa all'economia della zona euro, colpita dai dazi Usa. E' probabile che la presidente Lagarde non fornisca altri indizi sul futuro percorso dei tassi e che piuttosto ribadisca che l'incertezza è troppo pronunciata e che sarà necessario procedere in base all'andamento dei dati. Grande attenzione verrà dedicata anche a qualsiasi riferimento all'euro, che si è notevolmente apprezzato in un contesto di forte volatilità.

 

Intervenuto ieri sera all'Economic Club di Chicago, Jerome Powell ha chiarito che l'istituto centrale Usa aspetterà altri dati per decifrare lo stato dell'economia prima di modificare i tassi d'interesse. Powell ha poi ribadito che la Fed potrebbe dover affrontare uno scenario di inflazione in rialzo e crescita debole. I listini Usa, già in calo prima dell'intervento di Powell, hanno ampliato le perdite successivamente. In calo i rendimenti dei Treasury con gli investitori concentrati sulle prospettive di un rallentamento della crescita.

 

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