L'opposizione conservatrice ha vinto le elezioni tedesche di ieri, ponendo il suo leader Merz sulla buona strada per diventare il prossimo cancelliere. Qualsiasi passo avanti per far ripartire l'economia tedesca è visto positivamente per l'Europa nel suo complesso.
L'esito del voto sembra aver sollevato gli investitori, l'euro è in rialzo stamani mentre il futures sul Dax guadagna quasi l'1,5%.
Indicazioni sul clima economico tedesco arriveranno questa mattina dall'aggiornamento di febbraio dell'indice Ifo, visto in frazionale miglioramento a quota 85,8 dall'85,1 del mese prima. Poco più tardi, i numeri definitivi sui prezzi al consumo di gennaio nell'Eurozona, che dovrebbero confermare la lettura preliminare di una leggera accelerazione al 2,5% annuo, pur mantenendosi su un andamento previsto che potrebbe consentire alla Banca centrale europea di tagliare ulteriormente i tassi, probabilmente già a marzo.
Attese giovedì le minute dell'ultimo board Bce del 30 gennaio.
Da segnalare invece per venerdì la seconda lettura del Pil Usa del quarto trimestre e i numeri trimestrali sulle spese personali, tra le misure dell'inflazione più monitorate dalla Fed. Almeno 9 policymaker statunitensi parleranno in settimana. Gli investitori sono tornati a prezzare due tagli dei tassi quest'anno, con il primo ipotizzato a luglio.