Per la fiducia degli imprenditori si prospetta in gennaio un valore in linea alla chiusura del 2024: la mediana delle attese scommette su un indice Ifo a 84,7 in gennaio, in linea con dicembre. In settimana il focus sarà sui dati relativi al Pil del quarto trimestre nella zona euro e sui numeri dell'inflazione in alcuni Paesi del blocco a gennaio. In agenda poi negli Usa la lettura 'advance' del Pil e il dato Pce core, misura dell'inflazione attentamente monitorata dalla Fed.
L'attività manifatturiera della Cina si è contratta a sorpresa nel mese gennaio, con l'indice Pmi a 49,1, minimo da agosto. Il dato alimenta le richieste di stimolo.
Gli utili dell'industria cinese sono diminuiti per il terzo anno consecutivo nel 2024, come hanno mostrato i dati odierni, sottolineando l'urgenza per i responsabili politici di aumentare il sostegno all'economia che deve affrontare le minacce tariffarie della nuova amministrazione Trump.
Driver della settimana saranno i meeting delle banche centrali, con i responsi da Usa e zona euro in agenda rispettivamente mercoledì e giovedì.
La Federal Reserve dovrebbe mantenere fermi i tassi di interesse, con gli investitori che cercheranno di capire come l'istituto reagisce alle prime mosse del presidente Donald Trump, compresa la sua richiesta di abbassare i tassi.
La Bce nelle attese dovrebbe tagliare i tassi di un quarto di punto. Con ulteriori riduzioni che appaiono scontate, il focus sarà su eventuali segnali relativi al percorso dei tassi, mentre si ragiona del potenziale impatto dei dazi Usa su un'economia già debole. Oggi focus sugli interventi di una serie di esponenti Bce, a partire dalla presidente Lagarde.
Dollaro è in lieve aumento, con i trader che valutano le ramificazioni del piano sui dazi di Trump e in attesa della Fed.