La seduta di venerdì è stata contraddistinta da pesanti vendite su tutta la curva dei rendimenti, accentuatesi dopo la diffusione dei dati decisamente migliori delle attese sui occupati Usa di dicembre. Il tasso del Btp decennale ha toccato un massimo da fine luglio, così come quello del Bund a 2,597%.
Bce può allentare ulteriormente la politica monetaria quest'anno, ma deve trovare una via di mezzo che non induca una recessione e non causi un indebito ritardo nel contenimento dell'inflazione, ha detto il capo economista.
I prezzi del petrolio hanno esteso i guadagni con il Brent che è salito sopra gli 81 dollari al barile, ai massimi da oltre quattro mesi, mentre si prevede che le sanzioni statunitensi contro Mosca introdotte venerdì influenzeranno le esportazioni di greggio russo verso i principali acquirenti, Cina e India.
La People's Bank of China ha annunciato l'innalzamento dei limiti di indebitamento per consentire alle imprese di contrarre maggiori prestiti dall'estero, una misura che mira a contrastare l'indebolimento dello yuan, che stamani oscillava intorno ai minimi da 16 mesi contro dollaro. Lo yuan ha dovuto far fronte a nuove pressioni di deprezzamento, appesantito da una triplice crisi dovuta al rafforzamento del biglietto verde, al calo dei rendimenti cinesi e all'aumento delle tensioni commerciali con altre economie.