In una fase in cui le prospettive di crescita appaiono sempre più incerte a causa dei conflitti e delle elezioni Usa alle porte, l'attenzione stamani sarà sulla produzione industriale di agosto a livello di blocco. Indicazioni interessanti arriveranno anche dall'indice Zew di fiducia degli investitori tedeschi, con il consensus che è per un netto miglioramento a ottobre (a 10 dal precedente 3,6).
Focus anche sull'inflazione, con le letture finali dei prezzi al consumo spagnoli e francesi relativi al mese scorso, che dovrebbero confermare i dati preliminari con gli indici armonizzati rispettivamente all'1,7% e all'1,5% tendenziale.
Pechino potrebbe raccogliere altri 850 miliardi di dollari di bond in tre anni per stimolare l'economia in difficoltà, secondo media locali.
A confermare la debolezza economica, dai dati delle dogane emerge che l'export cinese a settembre è cresciuto al ritmo più lento degli ultimi cinque mesi, mancando le previsioni.
Il dollaro è vicino ai massimi degli ultimi due mesi, sulle attese di tagli dei tassi modesti da parte della Federal Reserve.
I prezzi sono scesi del 3% sulla debolezza delle prospettive della domanda e sulla notizia che Israele non avrebbe intenzione di colpire target petroliferi iraniani.