CAFFE’ ESPRESSO

31 gennaio 2022 - Oggi Pil e cpi europei, in settimana Bce e BoE ...

Si riparte da 1,35% per il tasso del Btp decennale benchmark e 139 punti base per lo spread sul Bund sul segmento 10 anni, dopo qualche fibrillazione per l'incertezza intorno al voto per il Quirinale e la settimana delle aste, culminata venerdì nel collocamento a medio-lungo in cui i Btp a 5 e 10 anni hanno visto i rendimenti al livello più alto rispettivamente da agosto e maggio 2020.

Mercati cinesi chiusi tutta la settimana per il Capodanno lunare.

C'è attesa per il meeting di questa settimana della Banca centrale europea. Sebbene la presidente Christine Lagarde abbia sottolineato recentemente che zona euro e Usa sono in situazioni diverse, il fatto che la Fed abbia segnalato di voler procedere più rapidamente del previsto lascia meno tempo per agire a Francoforte. Gli analisti propendono comunque per una Bce dovish ancora a lungo, anche se gli investitori hanno prezzato 20 punti base di rialzo prima del 2023. Per questo giovedì le parole di Lagarde saranno di particolare importanza per il mercato.  Giovedì è in programma anche il meeting di Bank of England, prima banca centrale del G7 ad alzare i tassi a dicembre. Nelle attese l'istituto dovrebbe alzare i tassi segnalando di voler procedere rapidamente sul sentiero della stretta quest'anno, di fronte a un'inflazione ai massimi da quasi 30 anni e sulla scia di una Fed più hawkish. I mercati finanziari prezzano al 90% la possibilità di un rialzo dei tassi a 0,5% da 0,25%. Intanto il ritmo della crescita in Gran Bretagna negli ultimi tre mesi è stato il più basso da aprile 2021 per via della flessione nei servizi a causa della variante Omicron.

Resta tesa la situazione in Ucraina.

 

Tra i numerosi dati odierni riflettori sull'inflazione tedesca di gennaio, con il consensus che è per un tendenziale al 4,7% dal 5,7% di dicembre a livello armonizzato, una lettura che sosterrebbe la visione che il picco dei prezzi sia stato raggiunto. Ancora prima sarà la Spagna a diffondere i numeri sui prezzi al consumo, visti anch'essi in rallentamento, in attesa che a metà settimana arrivi poi il dato a livello di blocco, con il consensus che è per un rallentamento al 4,3% dal 5,0%.

Pil eurozona visto in rallentamento nel periodo ottobre-dicembre - su cui hanno pesato la variante Omicron e il surriscaldamento dei prezzi dell'energia - a +0,3% su trimestre dal precedente +2,2%. Venerdì intanto i numeri hanno fotografato una frenata del Pil in Germania, a -0,7% su trimestre contro il -0,3% delle attese.

Etichette: Aritmatica, Caffé Espresso |

I commenti sono chiusi.