Prosegue il momento favorevole dell'obbligazionario italiano, ancora in rialzo nell'ultima seduta, beneficiando tra le altre cose della promozione sul rating sovrano dell'Italia giunta da S&P. Lo spread Btp/Bund è sceso ieri fino a quota 147 punti base, il minimo dal 15 dicembre dell'anno scorso, per poi chiudere a 148. Il tasso sul decennale di riferimento italiano riparte stamane da 1,85%, dopo un minimo ieri a 1,84%.
Prima stima del Pil nei tre mesi al 30 settembre. Diffusi nel primo pomeriggio, i dati preliminari sull'inflazione tedesca di ottobre hanno deluso le aspettative e almeno in parte giustificato l'atteggiamento 'morbido' per il rientro dal Qe adottato dall'ultimo consiglio Bce proprio in ragione della debolezza dei prezzi al consumo.
Politica monetaria invariata in Giappone al termine del meeting della banca centrale. Come ampiamente atteso, i tassi di riferimento rimangono invariati (con voto 8 a 1 dei membri del board), in particolare il target di -0,1% per i tassi a breve e attorno a 0% per il decennale. La BoJ conferma inoltre le proprie ambiziose stime sui prezzi indicando segnali di crescente forza dell'economia, che nelle speranze dovrebbe portare l'inflazione verso il target del 2%.
Rallenta più del previsto la crescita del settore manifatturiero cinese in ottobre, su cui pesa la riduzione della produzione che le più stringenti regole anti inquinamento stanno imponendo a diverse imprese, tra cui le acciaierie, nel periodo invernale.
Euro poco mosso stamane sul dollaro, sopra il minimo da tre mesi toccato venerdì scorso a 1,1574, mentre il biglietto verde viaggia sui minimi da una settimana sullo yen, in un mercato cauto per gli ultimi sviluppi del Russiagate (con le accuse mosse dagli inquirenti al responsabile della campagna presidenziale di Trump) e che non ha reagito particolarmente al nulla di fatto di questa mattina al termine della riunione della BoJ.
Governativi Usa in rialzo nelle contrattazioni della mattinata, in linea col movimento della seduta di ieri. L'aumento delle quotazioni di Jerome Powell per la guida della Fed ha favorito la discesa dei rendimenti di mercato sui Treasury, recentemente saliti sulla speculazione per l'arrivo al vertice della banca centrale di candidati accreditati di posizioni meno accomodanti.
DATI MACROECONOMICI
ZONA EURO
Stima flash inflazione ottobre.
Stima flash Pil trim3.
Tasso disoccupazione settembre
USA
Costo lavoro trim3
Indice CaseShiller prezzi case agosto
Indice Pmi Chicago ottobre
Fiducia consumatori ottobre
USA
Washington, Fed inizia riunione Fomc; termina l'1 novembre