Dalla lettura delle minute relative all’ultima riunione Bce complessivamente si evince come la banca centrale pondererà molto attentamente ogni intervento: i mercati hanno forse caricato di troppe aspettative la riunione del 26 ottobre. Sul fronte tassi non si sono visti movimenti particolari e la periferia appare meno tesa dopo il buon esito della temuta asta di titoli a medio lungo spagnoli. Dimuisce leggermente la tensione sul settore bancario europeo e italiano dopo l’annuncio di ieri della Bce sulle linee guida sulla politica di accantonamenti sugli Npl.
Sul fronte macro oggi i riflettori sono puntati sul mercato del lavoro Usa e in particolare sui numeri di settembre sull'andamento degli occupati non agricoli.
Resta in primo piano la crisi catalana.
Moody's si pronuncerà a mercati chiusi sul rating sovrano italiano; attualmente ha un outlook negativo sul giudizio Baa2 (due gradini sopra l'area 'non investment grade') ma a fine agosto ha alzato la stima di crescita dell'economia italiana. Prossimi pronunciamenti saranno quelli di Fitch (BBB, outlook stabile) e S&P (BBB-, outlook stabile), in agenda rispettivamente il 20 e il 27 di questo mese. Moody’s si pronuncerà oggi anche sugli Usa.
Secondo un esponente della Fed la banca centrale Usa deve alzare ancora i tassi per garantire che l'economia continui a dirigersi verso la piena occupazione e verso il raggiungimento del target di inflazione del 2%. Le parole, di tono restrittivo si allineano a gran parte dei recenti interventi.
DATI MACROECONOMICI
GERMANIA
Ordini all'industria agosto
USA
Occupati non agricoli settembre
Tasso disoccupazione settembre