Netto calo dei rendimenti Usa dopo la pubblicazione dei dati Ism servizi risultato poco convincente e che si aggiunge a quello manifatturiero della scorsa settimana che era finito sotto la soglia dei 50 punti per la prima volta da sei mesi. Il Bond 10 Usa è sceso a 1,55% da 1,61% trascinando con sé il Bund 10 (-0,11%) e i tassi Irs (decennale in calo a 0,27%). Sul ribasso dei tassi europei pesa anche l'attesa che alla riunione di domani Draghi possa preannunciare qualche cambiamento nel programma QE di acquisti di obbligazioni. Se così fosse i tassi potrebbero ancora scendere. Positivo che il Btp abbia in parte seguito la discesa dei tassi “risk free”: il 10 anni si affaccia sotto l'1,1% ma lo spread rimane fermo a 120 bps ed è poco probabile che scenda sotto questa soglia. Intanto nuovo minimo storico per il Bund 10 in collocamento al rendimento di -0,11% ma con un bid to cover (rapporto domanda offerta) che scende a 1,1 da 1,4: nonostante i tassi fortemente negativi ci sono ancora acquirenti che sperano di guadagnare grazie a nuovi cali dei tassi (aumentano i prezzi) anche se probabilmente buona parte degli acquisti deriva dai fondi che obbligatoriamente devono investire in questo asset. Nuovo minimo storico per l'Euribor 3 mesi (-0,303%) atteso scendere fino a -0,4% tra un anno.
È rimasta immutata in agosto l'esposizione delle banche italiane ai finanziamenti in Bce. Secondo i dati contenuti nel documento sugli aggregati di bilancio della Banca d'Italia, alla fine del mese scorso per gli istituti italiani risultavano in essere finanziamenti complessivi presso Francoforte per la cifra di 174,478 miliardi di euro, a fronte dei 174,664 di luglio. L'esposizione alle operazioni di rifinanziamento settimanale ammonta a 13,407 miliardi, dai 13,593 di luglio; le posizioni sui finanziamenti a più lungo termine (dai tre mesi in su, inclusi quindi quelli erogati tramite Tltro) sono rimaste attestate esattamente sui 161,071 miliardi del mese precedente.
È salito a un nuovo livello record, oltrepassando per la prima volta la soglia dei 300 miliardi di euro, il debito Target2 dell'Italia - che registra le passività del Paese sul sistema di pagamento dell'Eurosistema-, in parallelo all'avanzamento del programma di Qe della Bce; il livello è ormai ampiamente superiore al picco dell'agosto 2012 (289,320 miliardi), toccato nella fase più intensa della crisi finanziaria della zona euro. Tale situazione deriva dai disinvestimenti esteri da titoli di portafoglio privati italiani, in particolare obbligazioni, e agli acquisti netti di attività estere da parte dei residenti, solo parzialmente compensati dall'aumento della raccolta netta sui mercati internazionali delle banche residenti. Ma il record del Target2 deve essere valutato alla luce della creazione di liquidità connessa all'avanzamento del Qe, che permette alle banche di ridurre la raccolta sul mercato.
Occhi puntati sul meeting Bce di oggi che non dovrebbe portare a immediate novità di politica monetaria. In conferenza stampa Draghi potrebbe preparare il terreno ad un irrobustimento delle misure di stimolo da varare entro fine anno, compreso un prolungamento del quantitative easing oltre l'attuale scadenza, ovvero marzo 2017.
Secondo l'analisi contenuta nel Beige Book pubblicato ieri sera dalla Fed, l'economia Usa è cresciuta a un passo modesto nei mesi di luglio e agosto, mentre ci sono scarsi segnali di pressioni salariali al di fuori della fascia del lavoro altamente specializzato. E la situazione dovrebbe rimanere tale anche nei prossimi mesi, si legge nel rapporto. La sostanziale modestia delle pressioni al rialzo dei salari resta uno degli ostacoli principali per un intervento sui tassi da parte della Fed, anche se il mercato del lavoro Usa si avvicina ormai alla piena occupazione. Ieri tuttavia il presidente della Fed di Richmond Lacker ha affermato che ci sono "forti" motivazioni a favore dell'ipotesi di un rialzo dei tassi nel meeting di questo mese.
Lieve revisione al rialzo per il Pil giapponese del secondo trimestre. In base ai dati rivisti pubblicati stamane, la crescita è stata dello 0,7% annualizzato, contro il +0,2% della lettura preliminare.
La Banca del Giappone non esclude che i tassi di interesse possano essere portati ulteriormente in territorio negativo o qualsiasi altra misura utile per raggiungere l'obiettivo sull'inflazione. Lo ha detto stamane il vice governatore Nakaso. Nell'ampia revisione della strategia monetaria già annunciata per il meeting di questo mese, ha proseguito Nakaso, si valuterà come accelerare il raggiungimento del target del 2%, mentre non saranno discussi modalità per ridurre l'ampio stimolo monetario.
Poco variato l'euro nei confronti del dollaro in attesa del meeting odierno della Bce, che potrebbe far intravedere per i prossimi mesi nuove iniziative espansive.
DATI MACROECONOMICI
USA
Richieste settimanali sussidi disoccupazione
BANCHE CENTRALI
Zona euro, riunione Consiglio Bce a Francoforte; seguono annuncio tassi (13,45) e conferenza stampa Draghi (14,30).